La nuova mediazione obbligatoria. Come decongestionare il sistema giustizia aumentando i costi per i cittadini

mediazione.jpgda Aduc – di Emmanuela Bertucci

Il decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010 disciplina la mediazione delle controversie, detta i criteri di abilitazione degli organismi conciliatori pubblici e privati, lo svolgimento della mediazione, le conseguenze giuridiche e i rapporti con i processi giurisdizionali.

Al di la’ dei diversi aspetti tecnici del decreto, una delle circostanze di maggior interesse per i consumatori e’ che esso impone, per una serie di controversie, l’esperimento di un tentativo obbligatorio di conciliazione prima di poter adire un giudice.

Ne tratteggiamo gli aspetti salienti.
Il tentativo di conciliazione diventa obbligatorio per cause aventi ad oggetto:
– condominio;
– diritti reali;
– divisione;
– successioni ereditarie;
– patti di famiglia;
– locazione;
– comodato;
– affitto di azienda;
– risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti;
– risarcimento del danno derivante da responsabilità medica;
– risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità;
– contratti assicurativi, bancari e finanziari.

In queste materie il tentativo di conciliazione diventa condizione di procedibilita’ e deve essere esperito entro 4 mesi dalla proposizione della domanda: nel caso in cui il tentativo di conciliazione non sia esperito nel termine di cui sopra si potra’ comunque procedere con l’azione giudiziaria. In caso di mancato esperimento preventivo del tentativo, il giudice rileva tale circostanza e fissa un’udienza dopo la scadenza dei 4 mesi, assegnando alle parti un termine di 15 giorni per procedere al tentativo obbligatorio.

La nuova mediazione obbligatoria. Come decongestionare il sistema giustizia aumentando i costi per i cittadiniultima modifica: 2010-03-26T10:00:00+01:00da consumatori
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