Dipartimento antidroga segue la pista delle energy drink

energy.jpgIl Dipartimento politiche antidroga, alla luce della decisione di Danimarca e Norvegia di proibire l’utilizzo degli energy drink, si chiede se non sia il caso di valutare anche in Italia l’attuazione di una linea piu’ incisiva che miri a controllare meglio un fenomeno che sta dilagando soprattutto tra i giovani. Le bevande energetiche infatti hanno, in molti casi – spiega il Dipartimento in una nota – un contenuto di caffeina molto maggiore rispetto alle normali bevande e ingredienti con effetti potenzialmente interagenti, quali taurina e altri aminoacidi, dosi massicce di vitamine ed estratti vegetali non ben definiti.
La caffeina – prosegue il Dipartimento – e’ un eccitante che ad alte dosi possiede la proprieta’ di interagire fortemente con i neurotrasmettitori chimici del sistema nervoso centrale, alterando in senso positivo o negativo lo stato di vigilanza’.
Quello che preoccupa il Dipartimento, e’ l’abuso crescente di queste bevande tra i giovani che – osserva – arrivano a ingurgitare anche tra gli 8 e 15 drink in una serata, immettendo nel fisico una quantita’ di caffeina che puo’ arrivare fino a 1500 mg e che se unita contemporaneamente ad alcol, anfetamina, cocaina o cannabis puo’ dare luogo a un ‘mix esplosivo’ estremamente dannoso per la salute potendo provocare la comparsa di crisi cardiache (aritmie maligne sopraventricolari) e crisi epilettiche. E’ importante – conclude il Dipartimento – che i giovani conoscano gli effetti negativi di queste bevande e per questo continueremo a sensibilizzare non solo i giovani, ma anche le famiglie nella giusta direzione contro il fenomeno dell’alcol associato a questi drink, per il quale l’attenzione del Dipartimento deve restare altissima.

Dipartimento antidroga segue la pista delle energy drinkultima modifica: 2010-03-17T15:00:00+01:00da consumatori
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