Sì del governo al ddl anti-corruzione. “Liste pulite” anche per gli onorevoli

CAME.jpgda Il Corriere della sera.it

Passa l’emendamento di Calderoli sull’ineleggibilità per chi è condannato con sentenza definitiva. Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge anticorruzione. È quanto si apprende da fonti di governo. L’esecutivo ha dato un ok di massima al disegno di legge, ma il testo è stato approvato «salvo intese», come si suol dire in linguaggio amministrativo quando si rimanda la definizione di alcuni punti controversi ad una comitato ristretto che ha il compito di trovare una soluzione. Il ddl anticorruzione introduce anche le «liste pulite» per i parlamentari. Il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli ha infatti presentato una «proposta emendativa» al testo entrato in Cdm in base alla quale è stata prevista l’«ineleggibilità alle cariche di deputato e senatore per coloro che sono stati condannati, con sentenza passata in giudicato, per i reati di cui alla lettera B dell’articolo 58 del testo unico degli enti locali, per un periodo di 5 anni». 

IL NODO DEGLI APPALTI – Il punto al momento più controverso del testo pare quello sugli appalti pubblici. Il testo che era stato predisposto nei giorni scorsi agli articoli 3 e 4 demandava il controllo di trasparenza sugli appalti all’Authority specifica. Contro questi due articoli si era espresso però il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e gli articoli erano stati espunti prima di essere reinseriti, come dicono le fonti, dal sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta. Il dibattito è proseguito anche nella riunione di governo di questa mattina e si è deciso di rinviare il testo definitivo alla commissione ristretta. In ogni caso il provvedimento odierno non entrerà in vigore fino a quando il Parlamento non lo trasformerà in legge.

Sì del governo al ddl anti-corruzione. “Liste pulite” anche per gli onorevoliultima modifica: 2010-03-12T13:00:00+01:00da consumatori
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