OGM: rischio diffusione resistenza antibiotici

da Adiconsum

patata.jpgSebbene la Basf, titolare del brevetto della patata Amflora, tenti di rassicurare l’opinione pubblica garantendo che l’ortaggio geneticamente modificato non sarà mai destinato all’alimentazione umana, le preoccupazioni rimangono.

L’Ogm in questione, infatti, è stato selezionato utilizzando come marcatore un gene, l’nptII, che conferisce la resistenza a due antibiotici aminoglicosidici, la kanamicina e la neomicina, attivi contro molti batteri.

Il rischio è che ora questa resistenza, nel caso gli scarti della patata vengano usati come mangime, venga trasferita ai batteri presenti nell’apparato digerente degli animali, e quindi, attraverso la catena alimentare, alla flora batterica dell’intestino umano.

L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha sminuito il problema dichiarando che “kanamicina e neomicina hanno un uso limitato sia in medicina sia in veterinaria”, e che “la probabilità che il gene nptII si trasferisca dalla pianta ai batteri è molto bassa”.

OGM: rischio diffusione resistenza antibioticiultima modifica: 2010-03-05T10:00:00+01:00da consumatori
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