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Canone depurazione acqua/Sentenza Corte Costituzionale. Arriva il rimborso agognato ma e’ una beffa

da Aduc

La vicenda e’ tipica del nostro sistema amministrativo e politico fondato sul furto legalizzato: norme assurde e arroganti che per anni consento di rubare soldi agli utenti del servizio idrico, riconosciute incostituzionali, eluse oltre ogni limite ragionevole e stabilito, fatte rientrare dalla finestra appesantendo la burocrazia amministrativa, rendendola di fatto inutilizzabile e rubando sempre legalmente agli utenti/sudditi.
I particolari:
* fino ad ottobre 2008 gli utenti del servizio idrico pagavano per la depurazione dell’acqua anche se la stessa non c’era. La legge 36/1994, all’art.14 era esplicita: si paga anche se gli impianti non ci sono o gli stessi sono inattivi.
* L’8 ottobre 2008, la Corte Costituzionale, con sentenza 335/2008, asseriva: questo pagamento per la depurazione e’ un corrispettivo di prestazione contrattuale e non un tributo, quindi e’ irragionevole che sia dovuto in assenza del servizio.
* Una nuova legge (13/2009) fa carta straccia della sentenza della Corte Costituzionale e stabilisce:
– non si paga se non ci sono gli impianti, ma se c’e’ un progetto si deve pagare;
– i rimborsi, entro il termine di cinque anni, a decorrere dal 1 ottobre 2009, sono dovuti ma dopo aver dedotto gli oneri derivanti dalle attivita’ di progettazione, di realizzazione o di completamento delle opere avviate;
– un decreto del ministero dell’Ambiente dovra’ indicare parametri e criteri entro il 30/04/2009 (con successive applicazioni sul territorio delle singoli Autorita’ idriche, Aato).
* Il Ministero dell’Ambiente emana il decreto con cinque mesi di ritardo (30/09/2009 n. 43569) e lo pubblica in Gazzetta Ufficiale con dieci mesi di ritardo (08/02/2010).

A questo punto ogni gestore idrico deve pubblicare sul proprio sito Internet i dati da cui si potra’ dedurre se uno specifico utente ha diritto o meno al rimborso, deducendo da questo gli oneri non rimborsabili perche’ facenti parte di progetti di depurazione. Le procedure sono stabilite dalle autorita’ di ambito (AATO) o, per le utenze gestite direttamente dai Comuni, sono questi ultimi che vi provvedono.
Ma la beffa continua.

Canone depurazione acqua/Sentenza Corte Costituzionale. Arriva il rimborso agognato ma e’ una beffaultima modifica: 2010-03-01T11:00:00+01:00da
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