SANITA’: PARTE LA PRIMA CAUSA PER LE LISTE D’ATTESA ECCESSIVE

sanità.jpgda Codacons

8 mesi di attesa per una visita oftalmica sono parsi troppi ad una psicologa della capitale, che si è rivolta al Codacons per ottenere giustizia.
L’associazione ha così deciso di presentare la prima azione legale contro il Servizio Sanitario Nazionale per danni da liste d’attesa eccessive. La legge infatti – spiega il Codacons – stabilisce i tempi massimi delle prestazioni sanitarie, fissati in 30 giorni per le visite specialistiche e 60 per la diagnostica strumentale.
Nel caso in questione, invece, l’appuntamento per una visita oftalmica è stato fissato ben 8 mesi dopo la richiesta, violando le disposizioni vigenti. La psicologa, vista l’urgenza della prestazione, è stata costretta a rivolgersi ad uno studio medico privato, sostenendo una maggiore spesa di cui ora chiede il rimborso al SSN.
Di qui la causa di risarcimento avviata attraverso il Codacons dinanzi al Giudice di Pace di Roma a cui si chiede, tra l’altro, di ordinare alle strutture sanitarie il rispetto dei tempi massimi stabiliti dalla legge 431 del 2006 (30 giorni per le visite specialistiche e 60 per la diagnostica strumentale).
E i consigli su come difendersi alla liste d’attesa nella sanità pubblica verranno forniti dal Presidente Carlo Rienzi questa domenica alle ore 7:20 nel corso della puntata di “Unomattina weekend’ in onda su Raiuno

SANITA’: PARTE LA PRIMA CAUSA PER LE LISTE D’ATTESA ECCESSIVEultima modifica: 2010-02-28T17:00:00+01:00da consumatori
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