CAPODOGLI MORTI:PLASTICA NELLO STOMACO

CAPOD.jpgDA L’AVVENIRE

Sono morti con la pancia piena di plastica. Che il mar Mediterraneo stia soffrendo ce ne accorgiamo solo d’estate, quando un numero imprecisato di buste di plastica (che impiegano ben 1.000 anni per essere smaltite dall’ambiente) finiscono in acqua, per diventare poi il dannoso pranzo di cetacei od altri pesci, come è successo per i capodoglii spiaggiati sulle coste del Gargano, nell’area del comune di Peschici, in Puglia. I sette capodogli avevano la pancia piena di buste di plastica, pezzi di corda, scatole e contenitori di vari materiali. Secondo giuseppe Nascetti, pro-rettore dell’università della Tuscia, i capodogli potrebbero aver scambiato quel grovigliodi plastica per calamari in quanto “disturbati dall’intenso traffico delle navi nell’Adriatico, non solo da quelle militari con i sonar”, ma anche da quelle che “eseguioino ricerche di idrocarburi”, che disorientano i capodogli. “Quello che sembrava il capobranco- spiega Nascetti – ne aveva lo stomaco colmo”, poco meno gli altri tre. La morte degli altri tre esemplari ( che non avevano ingerito plastica) potrebbe essere dovuta alla volontà, legata “allo spirito gregario dei giovani maschi” di seguire “il capobranco andando come lui in spiaggia”. Parlano di “concausa”, almeno per ora, sia Nicola Zizzo, dell’università di Bari, sia Sandro Mazzariol, dell’unità operativa per i capodogli. “Stiamo attendendo i risultatai delle indagini collaterali – rileva Mazzariol -. E solo quando le avremo tutte, si potranno effettuare delle conclusoini. La causa della morte non è attrubuibile solo alla buste di plastica”. Anche perchè  “i corpi estranei nello stomaco di questi animali provocano il decesso solo se causano un danno funzionale organico”.

CAPODOGLI MORTI:PLASTICA NELLO STOMACOultima modifica: 2010-02-27T10:00:00+01:00da consumatori
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