Scorie nucleari. Un progetto per depositarle 400 metri sotto terra

scorie-radioattive1.jpgL’Europa ha creato una piattaforma tecnologia per risolvere il problema dell’interramento di lunga durata dei residui radioattivi ad alta attività degli Stati membri. Lo ha detto Roland Schenkel, direttore generale del centro di ricerche Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea. L’obiettivo è quello di promuovere la creazione di magazzini geologici profondi in cui depositare il combustibile usato delle centrali nucleari e, in generale, le scorie ad alta attività che possono rilasciare radiazioni per decine di migliaia di anni. Alla piattaforma partecipano società di otto Stati europei: Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Svezia, Finlandia, Belgio e Svizzera. Il progetto si basa su tecnologie sviluppate nel corso di decenni per isolare le scorie dalla biosfera. Un esempio può venire dalla Svezia, che dispone del progetto più avanzato in questo campo, capace di “seppellire” 12.000 tonnellate di combustibile usato a una profondità di 400-700 metri in uno strato di roccia cristallina molto stabile. Esso si basa sul criterio di “barriere multiple, che impediscano ai radionuclei di tornare in superficie o di penetrare nell’ecosistema attraverso le falde acquifere”. La prima barriera è un cilindro di rame e acciaio dove si incapsula il combustibile; la seconda è fatta di argilla bentonitica, che impermeabilizza e filtra; la terza è lo strato di roccia cristallina, tipica della Scandinavia. “E’ impossibile affermare con certezza assoluta che non succederà nulla in decine di migliaia di anni, ma è il massimo della sicurezza che possiamo raggiungere oggi”, spiega Claes Thegerstroem, direttore della società svedese di gestione delle scorie.
Scorie nucleari. Un progetto per depositarle 400 metri sotto terraultima modifica: 2010-02-25T14:00:00+01:00da consumatori
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