Inquinamento acustico, il male di noi stessi

urlo.jpgda Terranauta – di Salvina Elisa Cutoli
 
Il rumore e il frastuono di molte strade italiane sono divenuti il sottofondo continuo alla nostra vita quotidiana, al punto che ormai quasi non ce ne rendiamo conto. Questa sorta di assuefazione però nasconde un danno enorme per il nostro equilibrio psico-fisico.
 
Se provo ad affacciarmi dalla finestra della mia casa romana vengo inondata da rumori, smog e tanto frastuono. In effetti ho il privilegio di abitare in una zona centrale, bella e comoda, ma in una via che pare sia tra le più inquinate e trafficate in Italia. Se ho voglia di una boccata d’aria o di un momento di relax non è certo dalla mia finestra che mi devo affacciare. Se voglio perpetuare, invece, il mio stato di sofferenza, allora il posto è quello giusto.

 

La mia percezione riguardo al rumore è stata supportata da un recente monitoraggio realizzato dai volontari di Legambiente. Secondo questo monitoraggio, in ben 13 su 15 luoghi osservati, senza distinzione tra centro e periferia, il rumore è fuorilegge nonostante i nuovi limiti da poco imposti dall’Amministrazione.

Inquinamento acustico, il male di noi stessiultima modifica: 2010-02-24T13:00:00+01:00da consumatori
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