VIETATO FARE LA LINGUACCIA: PER LA CASSAZIONE E’ INGIURIA

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Fare smorfie offensive come la ” linguaccia” può costare una condanna per ingiuria. La Cassazione ha confermato una sentenza del Tribunale di Ancona che aveva condannato un uomo per ingiuria, “commessa non verbalmente, ma mediante una smorfia del volto, e fotografata dalla persona offesa”. A nulla è giovato il ricorso dell’imputato. Meglio imparare a trattenere l’istinto, anche apparentemente innocuo, di fare una linguaccia : è pur sempre un gesto offensivo. Così ha sentenziato la Cassazione, malgrado un quarantunenne, già condannato dal tribunale, avesse assicurato che ” il gesto non aveva un’oggettiva valenza dispregiativa, idonea ad incidere sul decoro e sull’onore della vittima”. Diversa l’opinione dei giudici, che hanno rigettato il ricorso, certi – di fronte alle fotografie che ritraevano lo sberleffo – che si è trattato della violazione dell’art. 594 del codice penale (ingiuria). Quando si litiga insomma, la lingua va proprio tenuta a freno…

VIETATO FARE LA LINGUACCIA: PER LA CASSAZIONE E’ INGIURIAultima modifica: 2010-02-22T15:00:00+01:00da consumatori
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