TELECOM: Adiconsum chiede che la rete resti nelle mani dello Stato

telecom2.jpgda Adiconsum

Per l’ennesima volta – dichiara Paolo Landi, Segretario generale Adiconsum – tra voci e smentite, sembra che l’Italia venda i “gioielli di famiglia” e nel caso di Telecom, vende ciò che resta del patrimonio aziendale, dopo una prima privatizzazione che ha impoverito il patrimonio del primo gestore della telefonia mobile e fissa.

Dopo una privatizzazione operata qualche anno fa – continua Pietro Giordano Segretario Nazionale Adiconsum – è ormai palpabile il forte rischio di consegnare in mani straniere un settore “sensibile” e delicatissimo, come quello delle telecomunicazioni.

Sulla rete telefonica corre il futuro o l’arretramento di un Paese. Una rete, quella italiana, che da anni è stata abbandonata a se stessa, perché fortemente gravosa economicamente per i costi di manutenzione e ammodernamento.

TELECOM: Adiconsum chiede che la rete resti nelle mani dello Statoultima modifica: 2010-02-07T12:00:00+01:00da consumatori
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Un pensiero su “TELECOM: Adiconsum chiede che la rete resti nelle mani dello Stato

  1. Come tecnico di rete di Telecom Italia non posso che essere pienamente d’accordo, come già manifestato giorni fa tramite mail alla sua casella di posta. Non bisogna essere degli scienziati per capire che privatizzando anche beni così strategici e importanti per il paese si crea instabilità democratica, sociale e personale. Oggi che tutti i nostri dati passano attraverso la rete non capisco come il nostro governo non si faccia garante di un bene così importante nell’interesse di tutti, mantenendo la proprietà della rete affnchè vi sia realmente sviluppo e totale sicurezza nel paese. Queste cose possono succedere solo in Italia, magari un domani i nostri figli vedrenno privatizzate anche le tanto ambite centrali nucleari di prossima realizzazione. Che tristezza!

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