ACQUA: Adiconsum dice “no” a oneri impropri per i consumatori

acqua_bottle3.jpgda Adiconsum

Il “bene acqua” – dichiara Paolo Landi, Segretario generale Adiconsum – è un bene pubblico inalienabile e bene ha fatto il Governo a mantenere sotto il proprio controllo una risorsa così preziosa per la sopravvivenza delle persone.Adiconsum, però – continua Pietro Giordano Segretario nazionale – denuncia il pericolo che la gestione privata delle reti idriche, se non disciplinata da precisi vincoli contrattuali, può originare con abusi e oneri tariffari impropri che nulla hanno a che vedere con i costi reali di un servizio pubblico.

Per Adiconsum, devono essere assolutamente esclusi costi aggiuntivi a carico dei consumatori, che finiscono nelle casse di Comunità Montane o che vengono utilizzati per la raccolta delle acque reflue. Costi impropri e inammissibili imposti impropriamente in bolletta da alcuni gestori. Agli Enti locali che danno in gestione le risorse idriche del territorio, Adiconsum chiede che venga rispettato l’art. 2 comma 461 della Finanziaria 2008 che in materia di tutela dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali stabilisce:

  •  l’emanazione della “Carta della qualità dei Servizi” da parte dei Gestori da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le Associazioni dei Consumatori e le associazioni imprenditoriali; 
  • la consultazione obbligatoria delle Associazioni dei Consumatori;
  • la verifica costante degli standard di qualità del servizio erogato, congiuntamente alle Associazioni dei Consumatori;
  • l’informazione e la trasparenza sui dati riguardanti i reclami degli utenti.
ACQUA: Adiconsum dice “no” a oneri impropri per i consumatoriultima modifica: 2010-02-06T14:00:00+01:00da consumatori
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