Sindacato giornalisti contro decreto Romani su Internet e tv

fnsi.jpgLe aperture ad alcune correzioni del decreto legislativo sulla televisione in recepimento della direttiva Ue, fatte dal viceministro Romani non sciolgono ancora i nodi. Crediamo che debba compiere un ulteriore sforzo per allineare il provvedimento, quanto meno, alle osservazioni dell’Autorita’ delle comunicazioni. Appare necessario stralciare le questioni web e rimuovere completamente l’idea di sottoporlo ad autorizzazione preventiva’. E’ quanto afferma il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi.
‘Altra cosa e’, invece, la regola generale, che esiste e non ha bisogno di nuovi vincoli per le testate di informazione, qualunque sia il mezzo di diffusione. Su questo tema, quanto detto pochi giorni fa dal presidente dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabro’ e’ condivisibile e puo’ rappresentare il punto di incontro per un ordinamento piu’ chiaro e orientato ad assicurare ai cittadini la fruizione dei contenuti innovativi della programmazione digitale’, afferma ancora Siddi.
‘Sul piano degli equilibri di sistema e’, infine, assolutamente indispensabile considerare il reale paniere pubblicitario delle tv commerciali e di quelle diffuse a pagamento per evitare nuovi ulteriori squilibri. Semmai e’ necessario rafforzare veramente – prosegue – gli obblighi di produzione diretta di informazione e programma. Il fatto reale e’ che e’ sempre piu’ indispensabile affrontare il nodo pubblicitario con un nuovo piano regolatore, che tenga conto delle condizioni di svantaggio sistematico della carta stampata e della portata dei nuovi grandi oligopolisti mondiali della raccolta web. Le audizioni parlamentari di questi giorni vanno fornendo materiale di dubbio interesse per una correzione del decreto in direzione di uno sviluppo democratico e pluralistico del sistema’, conclude Siddi.

Sindacato giornalisti contro decreto Romani su Internet e tvultima modifica: 2010-02-05T11:00:00+01:00da consumatori
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