Biocarburanti da batteri. Ricerca

batterio.jpgIl battere Escherichia coli puo’ essere ingegnerizzato per produrre due classi di potenziali biocarburanti cosiddetti ‘altamente energetici’ – esteri grassi e alcol grassi – a partire da semplici zuccheri anche ricavati dalla cellulosa delle piante.
Il risultato, pubblicato da Nature e ottenuto dai ricercatori dell’universita’ della California a Berkeley e dell’azienda americana LS9, consentirebbe l’utilizzo di una gamma piu’ vasta di risorse da cui produrre biocarburante, senza incidere sulle risorse alimentari, come legno e paglia, per i quali era necessario finora dividere la cellulosa in zuccheri.
Si ritiene che la conversione microbiologica dei carboidrati delle biomasse sara’ la strada piu’ economica e nello stesso tempo piu’ produttiva per ottenere i biocarburanti del futuro.
Escherichia coli, un microrganismo che vive anche nell’intestino umano, ha la naturale capacita’ di sintetizzare gli acidi grassi e si presta bene alla manipolazione genetica, caratteristiche che ne fanno un obiettivo ideale per le ricerche sui biocarburanti.
I ricercatori hanno modificato Escherichia coli deviando il suo metabolismo, gia’ in grado di sintetizzare gli acidi grassi, costringendolo a produrre carburanti biodiesel (esteri grassi) e altri prodotti chimici, quali alcol e cere direttamente da zuccheri semplici anche a partire dalla cellulosa delle piante.
‘Attualmente – ha osservato Eric Steen della LS9 – i processi biochimici per la biomassa cellulosica richiedono enzimi costosi per la liberazione dello zucchero. Ma conferendo a Escherichia coli la capacita’ di fermentare sia la cellulosa sia l’emicellulosa senza l’aggiunta di costosi enzimi possiamo ottenere biocarburanti cellulosici piu’ economici’.

Biocarburanti da batteri. Ricercaultima modifica: 2010-02-03T18:00:00+01:00da consumatori
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