Problemi anche per i microcrediti

muhammad_yunus_2006_nobel_prize.jpgDa quando Muhammad Yunus (vedi foto) ha ricevuto il premio Nobel per la pace (2006) per l’invenzione del microcredito destinato ai poveri del Terzo mondo, questo tipo di prestito ha conosciuto una forte espansione, e oggi ammonta a 5 miliardi di dollari (3,52 mld di euro), gestiti da 5.000 organizzazioni di volontariato. Questi soldi hanno permesso a tanti contadini e piccolissime aziende in Africa, Asia, America latina ed Europa orientale di costruirsi un’esistenza. Ma adesso alcuni stanno peggio di prima, sommersi dai debiti. E accade soprattutto là dove, come in Bosnia, le organizzazioni del microcredito sono tante e in concorrenza tra loro, per cui concedono finanziamenti a persone che ne hanno già altri e non riescono più a farvi fronte. Oikocredit Deutschland, che si occupa di microcredito attraverso 543 organizzazioni operanti in vari Stati, ha stilato delle linee guida di questo tenore: chi ottiene un prestito deve accettare una consulenza e redigere un bilancio.
Inoltre, cercherà di stabilire intese con organizzazioni analoghe per impedire che il singolo individuo ottenga più prestiti.

Problemi anche per i microcreditiultima modifica: 2010-01-28T18:00:00+01:00da consumatori
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