Le regioni dicono “no” agli OGM

ogm.jpgLegambiente: “Bene, le Regioni dalla parte dell’agricoltura di qualità”

“Apprezziamo la scelta delle Regioni che hanno scelto di tener conto della proposta di sospendere il via libera al documento sulla coesistenza tra OGM, colture tradizionali e biologiche”.

Così Francesco Ferrante, responsabile agricoltura di Legambiente ha commentato il ritiro da parte delle Regioni del documento di indirizzo sulla sperimentazione in campo aperto di OGM, avvenuto oggi a Roma nel corso della riunione del Comitato tecnico.

“Siamo soddisfatti della scelta fatta dai rappresentanti delle Regioni Italiane che hanno preferito ascoltare il parere delle associazioni ambientaliste, degli agricoltori, dei consumatori e dell’opinione pubblica, da sempre contrario all’introduzione di colture Ogm.

Intraprendere la strada dei prodotti transgenici costituisce, infatti, una scelta irreversibile, rispetto alla quale sono necessarie valutazioni che non lasciano nulla al caso. Ma, ad oggi, l’apertura agli OGM comporterebbe seri rischi per il futuro dell’agricoltura italiana, fondato sulla qualità, senza garantire invece alcuna tutela per la salute dei cittadini, né alcun valore aggiunto in termini economici e sociali, al comparto agricolo italiano.

Tutti rischi di cui speriamo le Regioni continuino a tenere conto e sui quali siamo pronti a discutere ad un tavolo che coinvolga tutti i soggetti interessati, così come oggi hanno proposto di fare le Regioni”.

Le regioni dicono “no” agli OGMultima modifica: 2010-01-25T16:00:00+01:00da consumatori
Reposta per primo quest’articolo