RITARDARE L’ALZHEIMER? MOLTO MOTO E TANTO LAVORO

INVE.jpgDA L’AVVENIRE

Ritardare l’invecchiamento protegge dalla demenza senile, i centenari potrebbero essere naturalmente “immuni” da questa malattia. Infatti i topi superlongevi non si ammalano. Il trucco è stato messo a punto dai ricercatori del “Salk Institute for Biological Studies” in California, USA. Lo studio, riportato sulla rivista Cell, potrebbe aiutarea svelare le basi della malattia che divora la memoria. In Italia sono circa un milione le persone affette da demenza senile, il 60% delle quali da demenza di Alzheimer. Sono patologie di grande impatto socio-sanitario, sia per il numero di soggetti coinvolti sia perchè le risposte al problema richiedono una qualificata rete integrata di servizi. Era noto che il maggior rischio associato all’insorgere delle demenze fosse l’età. Adesso lo studio dei ricercatori californiani ce ne fornisce la prova. La malattia potrebbe essere prevenuta con una regolare attività fisica ed un’intensa attività sociale, produttiva e mentale. Molto moto e molto lavoro. Peccato che le giornate siano solo di 24 ore.

RITARDARE L’ALZHEIMER? MOLTO MOTO E TANTO LAVOROultima modifica: 2010-01-23T16:00:00+01:00da consumatori
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