PRESCRIZIONE DEI TRIBUTI E SANZIONI: PUNTO DELLA SITUAZIONE

diritto.jpgAvv. Matteo Sances info@studiolegalesances.it

 

A seguito di numerosi quesiti pervenuti da centinaia di utenti appartenenti al gruppo di facebook “SOS FISCO” e/o alla newsletter del sito internet MicrosoftPMI (sezione Impresa & Diritto) occorre fare un breve riepilogo in merito ai termini di prescrizione dei crediti tributari e non solo.

 

Per costante e autorevole giurisprudenza, i crediti tributari – tranne nei casi di espresse deroghe previste dalla legge – si prescrivono in dieci anni (si veda sent. Cass. n. 2941/2007; n. 18432/2005).

Differente, invece, il termine per la riscossione della sanzione irrogata che si prescrive in cinque anni (si veda art. 20 Dlgs n.472/1997).

Ancora, diversa – e per certi versi più problematica – è la prescrizione degli interessi per ritardata riscossione, a volte stabilita in dieci anni (soprattutto per quanto riguarda gli interessi sull’Iva, si veda sent. Cass. n. 2331/2005) altre volte in cinque anni (sent. Cass. n.3717/1984).

Quest’ultima posizione (5 anni) sarebbe quella prevalente poiché si sostiene l’autonomia degli interessi rispetto al tributo.

Medesimi termini sono previsti anche per gli interessi calcolati dall’esattore dal momento della scadenza delle cartelle esattoriali fino al momento dell’adempimento (si veda art. 30 DPR n.602/73). 

IMPORTANTE: alcuni utenti denunciano l’applicazione, da parte del Concessionario della riscossione, degli interessi anche sulle sanzioni.

PRESCRIZIONE DEI TRIBUTI E SANZIONI: PUNTO DELLA SITUAZIONEultima modifica: 2010-01-23T10:00:00+01:00da consumatori
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