SOCIETA’: LA SINDROME DI PETER PAN

peter.jpgdi Maria Marangi

Ricordate “ Peter Pan”?Il bambino che riusciva a volare nel suo mondo incantato e non voleva crescere? Una  fiaba  meravigliosa  ricca di  fantasia, amata da tutti i bambini e non solo!  Forse non tutti sanno che la psicologia  attraverso vari studi ha denominato “Sindrome di Peter Pan” il comportamento infantile dei grandi, incapaci di godere della propria autonomia fuori dal contesto famigliare di appartenenza (mammoni).  Da un’indagine statistica si deduce un’innovazione dell’attuale società, ovvero una forte tendenza  a  vivere da soli senza  partner e figli. I cosiddetti ”single” sono in continua ascesa, una realtà che racconta l’evoluzione dell’essere e della percezione di sé. Da qui ha origine tale denominazione che come nella omonima fiaba rimanda la voglia di crescere e amplia il bisogno di protezione declinando ad altri le proprie responsabilità  “Se”, come punto centrale di riferimento  prevale la famiglia natale. Corresponsabili di implicato comportamento sono i genitori che adottano in buona fede modi di fare utili alla salvaguardia del proprio figlio, sottovalutandone le conseguenze per un ’assurdo timore di perderlo, senza sapere che in questo modo arreca danni maggiori in previsione di una vita da normale adulto (19-28).  Sarebbe plausibile se l’immortalità non fosse un’assurda bugia, bugia che descrive la vera realtà senza nascondere anche il brutto di essa.  Questo fenomeno è attribuibile a diversificate ragioni come: difficoltà ad entrare nel mondo lavorativo con conseguente impossibilità a  sostenere una propria abitazione, studi prolungati, apertura mentale da parte famigliare. Le conseguenze? Coinvolgono genitori e giovani che incontrano ostacoli insormontabili davanti a un’ eventuale separazione. 

Importante  allora educare i propri figli a sperimentare la propria autonomia sin dalla prima infanzia,  un ambiente  iperprotettivo può ostacolare questa  capacità. Capacità  che ha il potere di sviluppare la propria autostima, mettendo alla prova attraverso  piccole cose le proprie  potenzialità.  Questo fare prepara l’individuo a credere in se stesso, ad essere sicuro anche davanti alle difficoltà, trasformando la paura in equilibrio pur affrontando qualsiasi situazione negativa.  

Lasciamo allora che “Peter Pan”rimanga la favola di sempre, da immergersi quando si avverte quel bisogno di evadere, allontanandosi  per un attimo da qualsiasi apprensione. Un pizzico di dolcezza da regalarsi ogni qualvolta se ne senta  il bisogno.

SOCIETA’: LA SINDROME DI PETER PANultima modifica: 2010-01-01T16:00:00+01:00da consumatori
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