In questi mesi di campagna elettorale il tema energetico è rimbalzato più volte tra le pareti degli studi televisivi. Tante volte, troppo volte, abbiamo sentito parlare del nucleare come di una panacea per tutti i mali: la soluzione ideale per liberarci da una situazione di atavica e tutta italiana “schiavitù energetica”. Ma il potere taumaturgico del nucleare che tanto piace alla politica è reale? Potrebbe davvero essere la scelta giusta?
Se anche il premio Nobel Carlo Rubbia ci mette in guardia sul nucleare (si veda la puntata di Annozero del 14 febbraio 2008) – 10 anni per costruire altre centrali, investimento economico ripagato su lunghissimo tempo, problema delle scorie, scarsità dell’uranio e aumento dei costi – la mosca al naso ci deve venire.
Alberto Zoratti – autore, con Roberto Bosio, di Fermiamo Mister Burns (Arianna Editrice, 2008) – ci aiuta a capire le ragioni del ritorno del grido “al nucleare, al nucleare”, prospettando nel contempo nuove strade energetiche.