L’ITALIA AL PRIMO POSTO NELL’EXPORT DI SPUMANTI ALL’ESTERO

vendita-spumante.jpgdi Anna De Gregorio

La produzione di vini e spumanti made in Italy ritorna ad essere apprezzato all’estero. Gli Stati Uniti valorizzano i nostri spumanti e sposano la nostra politica dei prezzi, facendo registrare un importo del 10% in più a discapito dello champagne francese. Tuttavia il vino più venduto al mondo resta sempre il Pinot grigio. Bene l’export italiano anche in Germania e in Svizzera dove la storica azienda di Conegliano conta di chiudere l’anno con vendite in crescita del 3%. Infatti, il 52% delle bottiglie prodotte e esportate in questi paesi, comporta un  fatturato di oltre 22 milioni di euro. Con non più di 12 euro si riesce a portare un buon vino sulle nostre tavole e non solo, senza che questa spesa posssa incidere oltre misura sul nostro portafoglio. L’America e in particolare Chicago è il mercato estero più significativo, ma –sottolineano gli intenditori- è proprio l’Italia la vera novità nelle vendite, dove, soprattutto  il prosecco, fa registrare il tutto esaurito. In totale, il giro d’affari per tutti gli associati, quest’anno, si chiude con 370 milioni di euro legati alla produzione di 57, 4 milioni di bottiglie, l’86% spumantizzato e di questo il 30% esportato. Altro significativo aumento del 40% è quello della produzione di prosecco dal 2004 al 2008 e la grande impennata delle produzioni brut che sono di tendenza tra i giovani enologi. Grandi soddisfazioni anche per la Franciacorta e il Monte Rossa. Dunque un grande salto di consumi non solo all’estero ma anche in Italia e soprattutto in quelle zone restie della nostra penisola come il sud Italia e le isole comprese, dove si riscopre l’abbinamente perfetto per il natale: un buon pandoro o panettone accompagnato dalle produzioni dolci, l’Asti Cinzano o il Moscato.

L’ITALIA AL PRIMO POSTO NELL’EXPORT DI SPUMANTI ALL’ESTEROultima modifica: 2009-12-22T19:00:00+01:00da consumatori
Reposta per primo quest’articolo