Cambiamenti climatici: LA FARSA DI COPENHAGEN

copen.jpgda Terranauta.it

Dato che i problemi dovuti ai cambiamenti climatici sembrano riguardare solo una parte della popolazione mondiale (ossia quella che ne è consapevole), il maxi-vertice di Copenhagen rischia di essere un match tra chi vuole iniziare a prendere dei seri provvedimenti e chi non lo vuole per ovvi motivi economici. Una partita di cui, però, si sapeva il risultato ancor prima del suo inizio: nullo.

Paragonare ciò che si sta svolgendo in Danimarca ad una partita di calcio dal risultato truccato è in realtà un eufemismo. Un copione già scritto, che come al solito mette in evidenza i torti subiti, i favori non ricevuti, il disaccordo su punti ritenuti marginali da alcuni e di vitale importanza da altri, sta rendendo il vertice danese una delle tante perdite di tempo, se non uno dei tanti episodi grotteschi, a cui la politica internazionale ci ha abituati.

È ancora fresco il ricordo del G8, durante il quale i sedicenti “grandi” della Terra, ospitati dal presidente Berlusconi (che per fortuna almeno lì non fece “cucù” a nessuno) in mezzo alle macerie ancora fumanti del terremoto abruzzese, non sono riusciti a concludere nulla. Nemmeno a parole. Cosa dovremmo aspettarci, quindi, dall’attuale raduno di oratori ormai sordi ad ogni richiesta proveniente dalle popolazioni che dovrebbero rappresentare (ma ovviamente non sordi ai comandi dei poteri economici)? Nulla. Come nullo sarà il risultato di una “partita” che, ancor più di una competizione sportiva truccata, ha tutte le caratteristiche di una farsa: una serie di imprese ed azioni di carattere comico e grossolano. Seppure a ridere sono rimasti in pochi.

Cambiamenti climatici: LA FARSA DI COPENHAGENultima modifica: 2009-12-16T18:00:00+01:00da consumatori
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