Ma chi ha dato il permesso al ministro Scaiola di utilizzare un linguaggio volgare ed arrogante simile a quello utilizzato dai petrolieri contro le denunce che le associazioni dei consumatori, nella fattispecie le nostre, fanno in relazione alle cose che non vanno nella filiera petrolifera e che impongono prezzi molte volte speculativi ai consumatori italiani.
Passi che il Ministro non abbia voglia di controllare l’anomala doppia velocità sul prezzo dei carburanti. Passi che non si voglia intervenire sul differenziale ormai strutturale tra prezzo industriale italiano e quello degli altri paesi che è sempre superiore di 3-5 centesimi . Passi inoltre che consideri la grande distribuzione delle cooperative centri eversivi del comunismo internazionale a cui per motivi ideologici non si possono far costruire distributori di benzina.
Ma allora questa operazione di rendere maggiormente competitiva la rete di distribuzione dei carburanti, può trovare in Auchan e Carefour strumenti utili a questa operazione, ma anche a loro come se fossero covi come le Coop vengono imposti vincoli burocratici che ne impediscono l’operatività in quella direzione.
Insomma invece di fare battute irricevibili che quasi fanno presupporre a Trefiletti e a Lannutti interessi collegati a quelli dei petrolieri, si operi con maggiore determinazione nelle tre direzioni sopraddette. Così operando si potrebbero risparmiare dai 13 ai 15 centesimi al litro di carburante e quindi per eliminazione dei costi diretti ed indiretti 288 euro annui.
Al Ministro chiediamo : è meglio far risparmiare i cittadini o far maggiormente guadagnare chi produce importanti dividendi ai propri azionisti?