L’odissea del PENDOLARE: ritardi e disservizi

pendolari.jpgda Terranauta

Ogni giorno migliaia di cittadini prendono il treno per ragioni di lavoro o di studio contribuendo, con la loro scelta, a rendere le città meno congestionate e inquinate. Fosse solo per questo, varrebbe la pena di ringraziarli e coccolarli, invece al contrario, al servizio pendolare vengono riservate pochissime attenzioni, con risultati devastanti per il comfort e la corretta fruibilità degli utenti.

I treni dedicati sono pochi, spesso vecchi, in gran parte sporchi e perennemente sovraffollati. Malgrado il numero di passeggeri sui treni regionali sia 8 volte quello dei treni nazionali, gli investimenti per il servizio pendolare sono fermi e i trasferimenti sono appena sufficienti a mantenere i treni in circolazione. Eppure, in questi anni investimenti pubblici per le infrastrutture ci sono stati e anche consistenti: il problema è che per il 70% delle risorse stanziate attraverso la Legge Obiettivo dal 2002 ad oggi è andato a strade e autostrade.

“Investire nel trasporto pendolare” – dichiara il responsabile trasporti di Legambiente Edoardo Zanchini – “oltre che necessario è anche conveniente e rappresenta la migliore risposta ai problemi delle città e al disagio economico delle famiglie. Occorre quindi finanziare subito il progetto di adeguamento del parco ferroviario circolante che prevedeva l’entrata in esercizio di 1.000 nuovi treni, annunciato dalle Ferrovie dello Stato nel 2007. Perché è evidente che solo potenziando l’offerta sarà possibile spostare una parte dei flussi che oggi viaggiano in automobile verso il treno, migliorando così anche la qualità dell’aria e riducendo le emissioni di gas serra”.

L’odissea del PENDOLARE: ritardi e disserviziultima modifica: 2009-12-02T10:00:00+01:00da consumatori
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