In un era all’insegna dell’immagine dove ognuno cerca di valorizzare se stesso, dove i tabù lasciano all’audacia la voglia di raccontarsi, l’unione dei Media attraverso moda, pubblicità, cinema mette sempre più in evidenza la figura dell’omosessuale,dividendo in due parti l’opinione pubblica. Viviamo in una società progressista. L’individuo avverte per forza di cose il bisogno di vivere liberamente la propria condizione. Le realtà che definiamo normali si scontrano con il diverso. L’omosessualità oggi” è “di fatto motivo di accese discussioni. Le varie manifestazioni da parte degli stessi, nascono per ottenere visibilità sociale. Nascono, per allontanare scherni ed emarginazione in virtù dei propri diritti in quanto principalmente” persone”. La chiesa in questo caso sembra assumere una funzione rilevante perché, decisamente contraria alle richieste di diritti legali, avanzati da chi vive tale condizione. Il richiamo morale da parte di questa istituzione trova il parere favorevole del macrosociale in alcune precise richieste, senza assumere essenzialmente atteggiamenti discriminatori. La nuova realtà Spagnola avvenuta con la legalizzazione dei matrimoni gay non a caso è argomento di dominio europeo. Anche negli anni passati l’omosessualità, ha interessato uomini artisticamente e intellettualmente importanti che con determinazione, hanno dichiarato la loro vera sessualità allontanandosi serenamente da ogni pregiudizio. Piano piano con l’evolversi dei costumi e della morale ciò che è oggi attualità ha gettato la maschera, portando allo scoperto nuove identità. Non sembra lecito quindi discutere su cosa è giusto o sbagliato, solo chi vive in prima persona questa realtà può riportare la propria conoscenza in quanto direttamente coinvolta. La televisione dal canto suo però, molto spesso esalta in modo virulento i ruoli che ognuno decide di adottare. Obbiettori di coscienza? No solo un modo come un altro per far salire l’indice di ascolti a discapito di eventuali piccoli spettatori. In un paese democratico come spesso ci viene ricordato, lo slogan più appropriato sembra essere quindi”Vivi e lascia vivere”se nulla nuoce l’altro.
Il rispetto non a caso, indica la limitazione del proprio essere verso ciò che rappresenta il proprio spazio. Ostentare in direzione altrui è sinonimo di scarsa considerazione e riguardo, verso ciò che rappresenta l’altro. Perché… a nessuno è dato il potere di giudicare.