GENERALI PRIMODOMANI: La sventura di aderire

generali.pngdi Giulia Coppolano – Aduc

Accumulare un capitale per il futuro dei propri figli. Quale genitore non ci ha mai pensato? Con questo articolo vogliamo proporvi una soluzione che difficilmente vi verrebbe suggerita dalla pletora di venditori di prodotti finanziari.
Potremmo cominciare con un prodotto da evitare con cura che esemplifica bene le caratteristiche di un po’ tutti gli strumenti offerti dall’industria del risparmio gestito per accantonare risparmi da dedicare ai propri figli. Ci riferiamo al prodotto delle Generali, Primodomani, di cui ci siamo già occupati in precedenza (
Generali Primodomani: la sventura di aderire ). Si tratta di un prodotto che offre piani di accumulo che prevedono il pagamento di premi annuali per una durata compresa tra 7 e 26 anni a seconda dell’età dell’assicurato.
Il prodotto è decisamente fin troppo pubblicizzato… “Crescere è una grande avventura“, “c’è un tesoro che aspetta tuo figlio“, “grandi scelte all’orizzonte“… gli slogan si sprecano. Si mobilita anche Scrat, il simpatico scoiattolino dell’Era Glaciale. Attenzione però, l’unico risultato che otterrete è che i vostri soldi faranno la fine della nocciolina di Scrat… si congeleranno!
Ipotizziamo di versare in questo strumento una prima rata di 750 euro. Ecco cosa accade: di 750€ ne verranno investiti solo 690€ perché nei primi 10 anni su ogni premio le Generali trattengono ben l’8% (e, poiché evidentemente non bastavano, vi fanno pagare anche 2,50€ per le spese di incasso). Ma non è ancora tutto. La Compagnia preleva un ulteriore 1,2% annuo dal rendimento della gestione separata. Per non parlare dell’eventualità di un riscatto anticipato, meglio non prendere neanche in considerazione l’ipotesi:i costi di riscatto anticipato vanno infatti, a seconda dell’annualità in cui lo si richiede, dallo 0,75% al 7,5%.

GENERALI PRIMODOMANI: La sventura di aderireultima modifica: 2009-11-24T14:00:00+01:00da consumatori
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