PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA: E’ POLEMICA

rubinetto.jpgdi Anna De Gregorio

Il governo ha posto la fiducia alla Camera riguardo al decreto Ronchi che  nell’articolo 15, in attuazione degli obblighi comunitari,  contiene la riforma dei servizi pubblici locali, tra cui la gestione e il mercato del settore dell’acqua. Il provvedimento è già stato approvato dal Senato e dovrà essere convertito in legge entro il 24 novembre, pena la decadenza di questa. Il disegno di legge prevede che il servizio idrico entro il 2012 dovrà passare nelle mani di  imprenditori o società private attraverso gara pubblica. L’Italia ha le tariffe dell’acqua tra le più basse del mondo. E’ quanto emerge dai dati forniti da Federutility e contenuti nel Blue Book 2009,  riguardante la sintesi della situazione dei servizi idrici nel Paese. Quest’anno la tariffa media – dichiara la Fiderutility- è risultata pari a 1,29 euro al metro cubo. Un possibile rialzo delle tariffe è tra le questioni sollevate dall’opposizione, dichiaratasi contraria alle norme sulla privatizzazione dell’acqua. A nulla sono serviti gli appelli e le proteste di opposizione, associazione e sindacati che marcatamente non hanno nascosto la loro insoddisfazione e preoccupazione nei riguardi del decreto, annunciando anche il ricorso ad un referendum abrogativo e sostenendo che l’acqua è un bene comune. Federconsumatori e Adusbef,  dichiarano di non accettare   la decisione di passare “da un monopolio naturale a un monopolio privato, senza poter contare, in questo modo, sulla concorrenza di mercato e, secondo l’esperienza che nel Paese già si è fatta, determinando maggiori tariffe per questo servizio”. Anche il WWF parla di “legge pasticcio da stralciare”.  Il Ministro Ronchi, difendendo il decreto, fa chiarezza rassicurando tutti  sul fatto che  non si tratterà di una privatizzazione selvaggia, ma di una liberalizzazione di privati, ponendo dei paletti ben precisi.

 

PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA: E’ POLEMICAultima modifica: 2009-11-22T16:00:00+01:00da consumatori
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