E i fondi per la banda larga vengono congelati … ha da passa’ ‘a … crisi

banda larga.jpgE dopo annunci e ri-annunci, e dopo piani pluri-sbandierati ecco il congelamento.
Gli 800 milioni del piano Romani-Brunetta per il superamento del digital divide e che da tempo attendono di essere sbloccati dal Cipe sono stati sostanzialmente ‘congelati’ in attesa della fine della crisi, ‘perche’ il governo ha cambiato l’ordine delle priorita”. Lo ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che, in merito all’ipotesi avanzata dal viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani di ricorrere al mercato finanziario se i fondi pubblici non saranno disponibili, ha commentato: ‘Faremo l’uno e l’altro’.
Lo stanziamento, ha spiegato Letta nel corso della conferenza stampa dedicata alle Giornate di studio marconiane, organizzate per celebrare il centenario della consegna del Nobel per la Fisica a Guglielmo Marconi, era stato previsto ‘prima dell’avvento della crisi’, ma in seguito il governo ‘ha voluto fare una riflessione in funzione della diversa scala di priorita’. Abbiamo dovuto riconsiderare le cose per dare la precedenza a questioni come gli ammortizzatori sociali’, perche’ ‘l’occupazione e’ la nostra principale preoccupazione’. I fondi, ha comunque sottolineato Letta, ‘stanno li’, non sono stati spesi ne’ sciupati: una volta usciti dalla crisi si potra’ riprendere l’ordine della priorita’, e la prima sara’ la banda larga’.
Peccato che proprio la digitalizzazione in ‘banda larga’ del Paese, a detta di molti,
per esempio Confindustria, sia la ricetta per uscire dalla crisi.

E i fondi per la banda larga vengono congelati … ha da passa’ ‘a … crisiultima modifica: 2009-11-08T16:03:00+01:00da consumatori
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Un pensiero su “E i fondi per la banda larga vengono congelati … ha da passa’ ‘a … crisi

  1. Non credo si possano liquidare alcune scelte dando la colpa alla crisi. In alcuni casi mi sembra più che lecito pensare che siano concause scatenanti piuttosto che eventi dettati dalla crisi. Il caso della banda larga è solo uno di questi tristi eventi che, solo all’apparenza, si considerano di secondaria importanza. In realtà internet è un potentissimo mezzo di comunicazione che esce dai rigidi schemi dei media “convenzionali”. Lo abbiamo visto in occasione dei disordini legati alla rielezione di Ahmadineijad in Iran (quel poco che è passato). Stesso dicasi per il caso “Abbruzzo” dove, troppo spesso, quello che viene svelato in Internet non corrisponde a quanto detto dalle fonti governative e dei media. Comunque è ovvio che non è lecito in questo momento di crisi, aspettarsi che dei soldi vengano stornati per “darci un internet migliore”, tuttavia è la logica che ha fatto si che che in tempi migliori si sia ignorata ogni richiesta di potenziamento dei fondi da destinarsi alla ricerca, allo sviluppo (infrastrutture), all’istruzione e al benessere dei consumatori (cittadini), che pone un chiaro e detestabile indice direzionale della politica poco lungimirante dei nostri governanti.

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