Quando si parla di droga, l’informazione italiana non sa far altro che cronaca. Non c’è stato uno dei maggiori quotidiani italiani che, nel riportare i tristi numeri della Relazione annuale dell’Osservatorio europeo delle droghe presentato ieri, abbia posto domande sul loro significato. Eppure è molto semplice. Ogni anno, i rapporti del Governo italiano, dell’Europa e dell’Onu mostrano un aumento del consumo di droghe, un incremento di morti per droga, l’espansione di organizzazioni criminali e terroristiche grazie al mercato illegale della droga. Anche quest’ultimo rapporto si inserisce in una tradizione decennale. Un giornalista dovrebbe chiedersi: visti i numeri, stiamo affrontando il fenomeno con gli strumenti giusti? Le risposte sono due: o la strategia proibizionista funziona, seppur debba essere nuovamente intensificata; oppure non funziona. Sia la prima che la seconda risposta presuppongono però che la domanda sia posta, altrimenti anche i prossimi due, dieci, cento rapporti fotograferanno una situazione in costante deterioramento.
Rapporto europeo sulle droghe, la domanda che nessuno sembra porsi
Rapporto europeo sulle droghe, la domanda che nessuno sembra porsiultima modifica: 2009-11-07T12:00:00+01:00da
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