di Deborah Bianchi – Aduc
Nomi a dominio di siti on line riportano nomi di personaggi famosi con aggettivi a dir poco corrosivi; social network ospitano gruppi dissacratori di figure appartenenti al loro contesto sociale; forum del web amplificano l’eco di opinioni “pesanti”.
E’ del mese di settembre la notizia di un noto presentatore statunitense del Fox News Channel che ha intentato una causa presso la WIPO (World Intellectual Property Organization in Svizzera) per violazione del trademark e per diffamazione contro un sito che portava il suo nome unito all’espressione: “ha violentato e ucciso una giovane ragazza nel 1990” (il nome del sito per esteso: http://glennbeckrapedandmurderedayounggirlin1990.com/).
Diffamazione in Internet e in tv. Cassazione civile e penale d’accordo: il giudice competente è quello del presunto offesoultima modifica: 2009-11-01T20:12:51+01:00da
Reposta per primo quest’articolo