La battaglia contro i CALL CENTER SELVAGGI si sposta al Senato

call.jpgda Aduc

Anche se un primo risultato e’ stato ottenuto, la battaglia contro il regalo agli operatori di telemarketing deve continuare. In commissione Affari costituzionali e’ stato ritirato l’emendamento che prorogava la possibilita’ di continuare ad utilizzare banche date illegittime, grazie alla quali gestori telefonici e altre aziende, violando il diritto alla privacy, hanno potuto impunemente martellare di telefonate pubblicitarie gli italiani (che non di rado, poi, si trovavano attivati servizi non richiesti).

Ma l’emendamento potrebbe essere ripresentato, quando il provvedimento in cui era contenuto (disegno di legge n. 1784) sara’ vagliato dall’assemblea del Senato, il 3 novembre.
La nostra opposizione al provvedimento ha piu’ motivazioni:
– La proposta (ora ritirata) prevedeva la proroga di un’infamia, dire a soggetti che si sono comportati come delinquenti “continuate ad agire”, non e’ degno di uno Stato di diritto.
– Un precedente provvedimento -che legittimava fino al 31 dicembre 2009 l’uso dei dati illegittimamente acquisiti- e’ gia’ sotto osservazione da parte dell’Ue, che potrebbe aprire un’istruttoria (con potenziale sanzione) contro l’Italia. L’emendamento ritirato allungava ulteriormente la proroga. Il paradosso e’ che il disegno di legge 1784 e’ uno strumento che, recependo le indicazioni dell’Unione europea, serve ad evitare sanzioni all’Italia: in una stessa legge da un lato si tenta di evitare sanzioni, dall’altra si creano i presupposti per pagarne un’altra in futuro.
La battaglia contro i CALL CENTER SELVAGGI si sposta al Senatoultima modifica: 2009-10-29T17:00:00+01:00da consumatori
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