Nucleare…NON MOLLIAMO!

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da Alfonso Navarra

Copenhagen, 7- 18 dicembre 2009, conferenza ONU sul clima per rilanciare ed integrare il protocollo di Kyoto, forse è l’ultimo treno per salvarci dalla catastrofe climatica. Se la temperatura media del Pianeta passa da 15 a 21 gradi possiamo mettere in conto lo sconvolgimento di tutti gli ecosistemi, miliardi di morti e la fine della civiltà umana così come la concepiamo. Sono, purtroppo, le analisi dell’IPCC, della comunità scientifica ufficiale, non le elucubrazioni di fantasiosi catastrofisti che corrono dietro alle profezie di Nostradamus o dei Maja.

In questo drammatico contesto il governo Berlusconi si diverte a remare contro la stipula di accordi seri per il taglio delle emissioni di CO2, come se i più gravi ed urgenti problemi potessero essere affrontati a colpi di sketches ridanciani, del tipo di quelli che, spacciati per informazione, vengono propinati dalle TV Mediaset.

Secondo Silvio, l’allegrone, l’ottimista, il viveur, l’effetto serra da inquinamento umano se non è una invenzione da menagrami poco ci manca; ed in ogni caso si potrebbe combatterlo, udite, udite, con il rilancio del nucleare!

Il governo ha appena fatto approvare un Piano per 10-12 nuove centrali, che dovrebbero costarci ufficialmente 20 miliardi di euro, più realisticamente, secondo Edison, 40 miliardi di euro: sarebbero soldi, sottratti alle nostre tasche, sicuramente sprecati per noi – che oltretutto pagheremmo con aggravi delle bollette e con nuove tasse – ma benedettissimi per la solita lobby delle Grandi Opere, stavolta agganciata al carro degli Stati atomici come Francia e, forse, Stati Uniti, che hanno bisogno di ammortizzare i costi dei loro arsenali militari.

Basti pensare che l’Unione Europea si è proposta l’obiettivo dei “Tre venti entro il 2020”: rispetto ai livelli del 1990, 20% di maggior efficienza energetica, 20% di riduzione di emissioni di anidride carbonica e 20% di ricorso alle energie rinnovabili a copertura del fabbisogno complessivo.

Ebbene, la prima centrale nucleare dovrebbe, a detta della stessa Enel, entrare in funzione nel luglio 2020: questo si chiama chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati.

20 miliardi di euro non sono mica bruscolini, oltretutto in questo periodo di crisi, con tante fabbriche che chiudono, con tanti vecchi e nuovi disoccupati. Investiti nelle rinnovabili potrebbero significare 400.000 posti di lavoro. Su questa strada dovremmo seguire l’esempio del nuovo presidente USA Barack Obama, che ha promesso di investire 150 miliardi di dollari nelle rinnovabili per creare – dice lui – due milioni e mezzo di posti di lavoro. Metà della somma il Congresso la ha già stanziata.

L’opzione nucleare, insomma, è quanto di più strategicamente illogico e svantaggioso si possa immaginare.

 

Considerato che la futuribile Quarta Generazione è solo uno specchietto per le allodole, bisogna tenere conto di una ancora enorme insicurezza intrinseca di tutta la filiera tecnologica, che include la difficoltà a reperire depositi sicuri per le scorie radioattive; insicurezza legata anche alla stretta connessione tra nucleare civile e militare, all’esposizione ad atti di terrorismo.

Bisogna considerare che i combustibili nucleari sono destinati ad esaurisi a breve, esattamente come il petrolio, e che il loro costo in previsione di questo è destinato ad aumentare esponenzialmente nel giro dei prossimi 10 anni (proprio l’arco di tempo necessario a costruire e rendere operativa una nuova centrale)

Bisogna ancora tenere conto che tutto questo determinerà un ulteriore aumento delle disuguaglianze tra paesi tecnologicamente avanzati e paesi poveri.

 

Bisogna infine tenere conto che l’Italia non è ancora in grado di gestire in sicurezza la spazzatura ordinaria, figuriamoci scorie pericolose per decine, se non centinaia di migliaia di anni!

 

Le Regioni stanno reagendo con ricorsi legali alla Corte Costizionale: la legge 99/2009 le taglia fuori tentando di blindare le decisioni governative con procedure sommarie nelle localizzazioni e militarizzando i siti delle future centrali.

Mancano all’appello dei ricorsi: Lombardia, Sicilia, Veneto, Abruzzo, Molise.

Nucleare…NON MOLLIAMO!ultima modifica: 2009-10-25T12:00:00+01:00da consumatori
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Un pensiero su “Nucleare…NON MOLLIAMO!

  1. Riguardo all’America, una sola precisazione. Il Segretario per l’Energia statunitense (Riporta Bloomberg), Steven Chu ha annunciato “L’energia nucleare è una parte importante di ciò che gli USA devono fare per ridurre le emissioni e stiamo lavorando in maniera aggressiva per far ripartire l’industria nucleare. Credo che il problema dei rifiuti nucleari sia risolvibile a livello scientifico e politico.”Anche la Svezia sta tornando al nucleare, dopo aver deciso con un referendum tanti anni fa di non investire più su questa tecnologia. Siamo l’unico paese in Europa a comprare energia dall’estero, perché non vogliamo le centrali in casa, salvo poi avercele nella vicina Francia.

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