A cura di JC& Associati
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Il rialzo del mercato immobiliare verificatosi tra il 2000 e il 2007 in tutte le principali aree geografiche è stato una delle cause primarie della recente crisi finanziaria. Il meccanismo di cartolarizzazione per cui una banca erogava un mutuo e un secondo dopo lo rivendeva trasferendo ad altri il rischio ha di fatto reso estremamente semplice ed economico acquistare una casa, spingendo così i prezzi al rialzo. Tale meccanismo si è rotto causando da un lato un immediato calo dei prezzi degli immobili dovuto alla riduzione della leva finanziaria, dall’altro la rarefazione degli scambi a causa delle difficoltà di accendere mutui a buon mercato. Considerando che nella maggior parte delle grandi città il picco dei prezzi è stato toccato nel 2007, è probabile che ci vorranno alcuni anni e magari un po’ di inflazione, per recuperare ed eventualmente superare i vecchi massimi. Inoltre, come sempre accade dopo una crisi importante, dovrebbe accentuarsi un processo di selezione naturale già esistente sui maturi mercati anglosassoni in cui aumenterà la differenza di valore tra immobili di diversa qualità. Ad esempio all’interno della stessa strada, a seconda del piano e del palazzo potranno esserci differenze di prezzo molto elevate, che tenderanno in futuro a privilegiare sempre di più gli immobili di pregio.
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