Adiconsum chiese l’interevento dell’AGCM perché riteneva che quella campagna pubblicitaria era ingannevole e forniva informazioni inesatte. Con la condanna l’Antitrust ha confermato che Adiconsum aveva ragione e che SKY ancora una volta dimostra di non usare metodi corretti nei confronti dei consumatori.
Nella sentenza, AGCM ha sottolineato che la rappresentazione adoperata da Sky in merito alla situazione che si verrà a creare successivamente al passaggio al Digitale Terrestre è fuorviante perché utilizza uno strumento di “aggancio” del consumatore per far sì che quest’ultimo decida di sottoscrivere un abbonamento, sulla base di un presupposto fattuale non corretto ed equivoco usando i loghi istituzionali delle regioni, peraltro senza autorizzazione delle stesse, per offrire una particolare enfasi grafica che potevano indurre i consumatori a ritenere che l’iniziativa proposta da Sky aveva ricevuto un esplicito avallo/patrocinio, di carattere istituzionale, da parte delle Regioni interessate.