CANONE RAI: CHI NON ACQUISTA IL DECODER PER IL DIGITALE TERRESTRE NON DEVE PAGARE IL CANONE RAI

da Codacons

canone-rai.jpgChi deciderà di non acquistare il decoder e quindi di non passare al digitale terrestre non dovrà più sostenere la spesa relativa al canone Rai.
Lo sostiene il Codacons, che aggiunge: “Quando tutti i canali televisivi passeranno al digitale, il canone Rai non potrà più essere richiesto a quei cittadini che non acquisteranno il decoder, in quanto di fatto è lo stesso Stato che oscura a costoro il televisore, impedendogli di vedere qualsiasi canale. Già da adesso chi non si è dotato del decoder dovrebbe riavere indietro 1/3 di quanto pagato per il canone, non potendo vedere uno dei tre canali Rai’.
“Vogliamo sapere inoltre – prosegue l’associazione – che fine faranno i fondi inutilizzati relativi al contributo da 50 euro, istituito per l’acquisto del decoder. Molti cittadini, infatti, non essendo in regola con il pagamento del canone Rai, non faranno richiesta del contributo, e molti soldi rimarranno inutilizzati’.

CANONE RAI: CHI NON ACQUISTA IL DECODER PER IL DIGITALE TERRESTRE NON DEVE PAGARE IL CANONE RAIultima modifica: 2009-06-22T12:00:00+02:00da consumatori
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5 pensieri su “CANONE RAI: CHI NON ACQUISTA IL DECODER PER IL DIGITALE TERRESTRE NON DEVE PAGARE IL CANONE RAI

  1. tutti uniti contro il canone RAI io pensionato e l’unica cosa che mi è rimasta e quardare la tv adesso senza decoder cosa devo fare me lo faccio mandare da berlusconi.

  2. Ma non sarebbe più corretto che fosse la RAI a fornire i decoder agli abbonati? Oppure detrarre la spesa per l’acquisto del decoder dalla tassa (basterebbe conservare lo scontrino fiscale da esibire in caso di controllo e pagare solo la differenza) ?

  3. è assurdo il sol pensiero di dover pagare ancora una volta questo canone, in considerazione del servizio offerto che non differisce(per genere di programmazione, e quantità di pubblicità) affatto dai canali mediaset.Mi chiedo cosa si possa fare per evitare il pagamento del canone rai, tenuto conto del fatto che non ho nessuna intenzione di acquistare un digitale terrestre avendo sky, ma sopratutto per questione di principo, ritengo infatti che l’oscurazione della rete “pubblica”sia lesiva del diritto all’informazione.

  4. SalveMi chiamo Polidori Ennio e sto scrivendo in data 21 novembre 2009. Sono un onesto utente che regolarmente paga ogni anno il canone RAI (anzi, la tassa RAI visto che è un obbligo). Abito in provincia di Verona dove il digitale terrestre pare arrivi dopo l’estate 2010, quindi sono tra i “fortunati” che non sono obbligati ad aggiungere un altro elemento da collegare al televisore o a cambiarlo del tutto…Al di fuori di quello che uno può pensare sull’uso del mezzo televisivo, ho comunque dei dubbi riguardo a questo passaggio che forse non hanno risposta:- essendo obbligato a pagare un canone (tassa), perché devo continuare a pagare (decoder e/o televisore) per vedere qualcosa che forse non mi interessa molto?- considerato che non ho chiesto nulla anzi il cambio mi è imposto, perché non debbo usufruire GRATIS della possibilità di avere il mezzo per continuare a vedere ciò che attualmente sono obbligato a pagare?- visto che i soldi sono i miei, perché non mi è chiaramente data la possibilità di scelta e/o di facile recesso qualora non voglia ciò che mi si sta imponendo? Dopotutto, chi paga dovrebbe avere questa facoltà…Partendo dal presupposto che la televisione è sì di Stato ma devi pagare la tassa per vederla, mi sembra vessatorio e assolutamente non rispettoso imporre qualcosa che forse è un servizio migliorativo (visto anche la qualità di certe trasmissioni…) ma che alla fine si rivela un ulteriore esborso. Sono anche abbonato SKY, ma almeno in questo caso ho operato una scelta, pago quindi vedo, se non pago non ho il segnale: o forse è troppo chiaro e logico?Probabilmente questa resterà lettera morta, il cosiddetto “progresso” schiaccia e minimizza i legittimi diritti di chi, in ogni caso, paga le tasse in ogni sua forma. Dopotutto, da uno stato non di diritto come quello italiano non è che ci si possa aspettare altro: è molto più semplice far pagare all’utente il mantenimento di un certo tipo di industria senza considerare che lo stesso stato, non riuscendo a far pagare a tutti questa tassa, chiede un esborso ai pochi che comunque rispettano i doveri e le tempistiche imposte, quindi un atteggiamento discriminatorio…Spero comunque in una risposta, anche se non ci credo. Per il momento tiro avanti, decisamente arrabbiato ma purtroppo senza tanti mezzi a disposizione per poter cambiare questo regime… ed anche senza tanta fiducia in un futuro migliore, poiché anche le tanto (da loro stesse) decantate associazioni di consumatori non hanno MAI portato all’attenzione della massa questo aspetto, il che può far pensare che forse così utili non sono…Buona televisione a tutti…

  5. Pubblichiamo una lettera da inviare alla R.A.I. al fine di disdire l’abbonamento televisivo, qualora si intenda rinunciare alla truffa del digitale terrestre. E’ necessario ancora corrispondere la somma del canone per il periodo in cui sarà possibile ricevere il segnale analogico, dopo di che, avvenuto il passaggio al digitale (passaggio che decorre a partire da date diverse, secondo la regione), si potrà disdire l’abbonamento. http://www.tankerenemy.com/2010/01/no-al-canone-rai-che-finanzia-la.html

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