di Paola Palombino
Alcuni studiosi fanno risalire il nome stesso, Molise, a “Molenses”, ovvero al plurale del termine mola (macina); ciò sembra richiamare il ruolo determinante dell’industria molitoria nell’economia locale, facendo intuire una forte presenza di mulini su tutto il territorio molisano. Essendo il mulino l’impianto che consente di trasformare l’acqua in forza motrice utile per diversi usi produttivi, il suo impiego si era prestato nei secoli allo sfruttamento sia ai fini agricoli, e quindi in primo luogo all’irrigazione, sia ai fini manifatturieri cioè all’industria molitoria, tessile, della carta e metallurgica. Il mulino può essere considerato la prima macchina industriale, perché azionata da manodopera esperta e soprattutto perché progettato con l’intento di uno sfruttamento intensivo delle energie al fine di garantire una buona produzione. Grazie all’abbondanza di numerosi corsi d’acqua nel Molise, tra cui i più importanti il Trigno, il Biferno, il Tammaro e il Volturno, si registrano agli inizi dell’800 circa 290 mulini attivi per lunghi periodi dell’anno lungo tutto il Contado molisano.Attualmente le strutture dei mulini rimaste a noi ancora quasi del tutto integre nel Molise sono pochissime; voglio citarvi la famosa Contrada dei mulini ad Isernia, la Piana dei Mulini a Colle d’Anchise ( dove la struttura originaria è stata recuperata, trasformandola in un agriturismo, ma dove è ancora possibile ritrovare alcuni macchianri antichi) e il Mulino Corona di Baranello, entrambi nelle terre della provincia di Campobasso, dove le strutture sono rimaste quasi del tutto integre e dove il tempo sembra essersi fermato.
Ecco perchè, conoscere e tutelare i resti fisici dell’industrializzazione del nostro Molise dovrebbe essere una delle necessità più sentite nelle politiche regionali e di valorizzazione turistica del territorio.
I beni dell’età proto-industriale e industriale sono oggi a pieno titolo considerati parte integrante del patrimonio culturale italiano, ma l’azione di conoscenza, di salvaguardia e di promozione culturale di questo specifico patrimonio è sempre più demandata alla sensibilità di enti ed associazioni locali.
Inviateci segnalazioni di altre eventuali strutture molitorie nel nostro Molise ancora intatte…