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CHI VA TARDI IN PENSIONE RITARDA L’ALZHEIMER

L’Istituto di psichiatria del Kings College di Londra ha pubblicato su The International Journal of Geriatric Psychiatry uno studio la cui conclusione e’: lavorare a lungo, ovvero andare tardi in pensione, ha effetti positivi sulla stimolazione del cervello, tanto da ritardare la comparsa dell’Alzheimer. John Powell, genetista, e Simon Lovestone, psichiatra, hanno studiato 382 britannici, esclusivamente uomini, affetti da demenza senile. Il risultato: coloro che avevano continuato a lavorare oltre l’eta’ media della pensione sono stati colpiti dall’Alzheimer molto dopo di quelli che avevano smesso presto di lavorare. Dicono che ogni anno di lavoro in piu’ e’ associabile a un ritardo di 6 settimane nell’apparizione dei primi sintomi della malattia. Secondo Powell, la “riserva cognitiva”, ossia l’accumulo di saperi e di saper fare lungo tutta una vita, rappresenta una sorta di capitale contro gli attacchi dell’eta’

CHI VA TARDI IN PENSIONE RITARDA L’ALZHEIMERultima modifica: 2009-05-20T15:00:00+02:00da
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