POSTE ITALIANE NEL MIRINO DELL’ANTITRUST: POSIZIONE DOMINANTE SUI BOLLETTINI DI CONTO CORRENTE

posteitaliane.jpgL’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 23 aprile 2009, ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se Poste abusi della propria posizione dominante nel settore dei servizi di incasso e pagamento, escludendo lo sviluppo di modalita’ alternative offerte da altri operatori e applicando condizioni contrattuali eccessivamente gravose nei confronti degli utenti finali.
Secondo l’Antitrust Poste Italiane detiene, nel mercato dei servizi di incasso-pagamento sostituti dei bollettini postali, quindi comprensivo oltre che dei bollettini postali anche del MAV e dei bollettini bancari ‘freccia’, una quota di circa il 90%, quota che resta comunque superiore al 50-55% anche se si considerano i servizi di incasso-pagamento ricorrenti (RID). Proprio grazie a questa posizione dominante, Poste Italiane sarebbe in grado di applicare condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose agli utenti finali che devono pagare i bollettini postali, scaricando su di loro commissioni relative a servizi resi ai beneficiari dei pagamenti quali la rendicontazione: per chi incassa, in particolare le aziende erogatrici di servizi come luce, acqua e gas, ma anche Pubblica amministrazione e Enti locali, Poste Italiane prevede infatti l’applicazione di commissioni di incasso anche nulle, facendo invece gravare su chi effettua il versamento, una commissione di pagamento pari ad 1,10 euro a bollettino (nel caso di pagamento allo sportello). A queste condizioni i soggetti che devono incassare sono ovviamente disincentivati dal ricercare strumenti di incasso alternativi e competitivi sul mercato di natura bancaria-finanziaria. Il potere di Poste Italiane di determinare gli standard del bollettino postale, escludendone l’interoperabilita’ al di fuori della rete postale, ostacola, d’altra parte, lo sviluppo di modalita’ di pagamento alternative offerte da altri operatori: la mancata indicazione dell’IBAN sul bollettino postale, espressamente esclusa da Poste Italiane, non permette ad esempio, modalita’ di versamento sul conto corrente postale del beneficiario, attraverso il sistema interbancario, a condizioni meno onerose per l’utente.

POSTE ITALIANE NEL MIRINO DELL’ANTITRUST: POSIZIONE DOMINANTE SUI BOLLETTINI DI CONTO CORRENTEultima modifica: 2009-04-29T18:00:00+02:00da consumatori
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2 pensieri su “POSTE ITALIANE NEL MIRINO DELL’ANTITRUST: POSIZIONE DOMINANTE SUI BOLLETTINI DI CONTO CORRENTE

  1. Giorni fa dovevo pagare un bollettino per la spazzatura. Essendo una rata unica annuale, assommava a circa 700 euro. Sono andato all’ufficio postale “armato” di bancomat e di 3 carte di credito (cartasì visa, citifin visa, diners). Ho presentato il bollettino allo sportello, dopo circa un’ora di fila. Avevano il POS sul bancone. Quando ho estratto la carta di credito mi hanno comunicato che non accettavano carte di credito. Quando ho proposto il bancomat, la transazione non è stata accettata perchè (come quasi tutti) ho un limite a 500 euro. Ho proposto un assegno ma non lo accettano. Allora ho chiesto di annullare la transazione, perchè non avevo 700 euro in contanti in tasca (non mi sembra prudente). Ci hanno messo 10 minuti e si sono tenuti il bollettino, per cui ho dovuto ricopiare a penna su uno scontrino che avevo nel portafogli i dati del bollettino. L’impiegato, che in quel momento svolgeva un SERVIZIO PUBBLICO, ha solo commentato: “se lei fosse stato correntista delle poste italiane questi problemi non li avrebbe avuti”. Ma non è finita qui.Volevo pagarlo da casa, via internet.Mi sono collegato al sito di poste.it, ho riempito il bollettino, ho accettato di pagare circa 15 (QUINDICI) euro di commissione perchè pagavo con carta di credito. Alla fine della compilazione (ci vogliono minuti), mi ha dato un messaggio criptico in cui diceva che la transazione non poteva essere completata, ma senza motivazione.Ho perso circa 2 ore, ho telefonato a cartasì temendo che ci fosse un blocco. Un pomeriggio bruciato, prima di scoprire che le poste italiane non consentono più, da qualche mese, di pagare via internet bollettini di valore superiore a (mi pare) 500 euro. Ed inoltre, via internet con carta di credito si paga solo al più un bollettino l’anno.NATURALMENTE, se non si è correntisti poste.it. Perchè tutte queste follie spariscono immediatamente se si è correntisti. Al telefono, quando ho telefonato per capire come mai mi venisse rifiutata la transazione, mi è stato risposto: “mi dispiace per lei, se fosse correntista poste.it non avrebbe questi problemi. Si faccia il conto da noi, e potrà pagare anche con il telefonino. A patto che abbia anche la SIM poste.it, naturalmente.”

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