WIND MOBILE.”STI BRUTTI CAFONI DI TERMOLI”

                                         di Stella Di Maulo

callcenter.jpgInvitiamo i 20.000 lettori che ricevono il nostro giornale in tutta Italia ed i circa 5.000 lettori molisani, a non sottoscrivere più contratti di telefonia con i call center che, ad ogni ora del giorno e svariate volte al giorno, ci tempestano di chiamate senza un nostro esplicito consenso. Il più delle volte i contratti così sottoscritti riservano brutte sorprese, come dimostra il caso dell’articolo TIMBROGLIA ANCORA trattato nel mese di aprile 2008. Presto torneremo ad occuparcene. Ci sono novità.

Quando si intende sottoscrivere un contratto, consigliamo di recarsi sempre presso un punto vendita presente in città. E’ più sicuro, esaustivo e comunque permette di avere un concreto punto di riferimento. Rintracciare in seguito le aziende attraverso i numeri verdi a disposizione dei clienti è un vero e proprio calvario. Ci si imbatte spesso in operatori scortesi che raramente risolvono i problemi. Il più delle volte riattaccano dopo ore di attesa.

Ci sono varie tecniche per liquidare un telefonista che ci sveglia in orari di riposo, durante i pasti o mentre si guarda la tv. Dopo la presentazione basta rispondere:“No grazie! non sono interessato” e riattaccare immediatamente prima che lo stesso inizi a leggere, come un automa, il foglietto che ha davanti.

Premettiamo che non sempre funziona e spesso questo non basta ad evitare insulti o scortesie.

Vediamo infatti cosa è accaduto ad un lettore di info@consumatori che chiameremo Paolo.

WIND MOBILE.”STI BRUTTI CAFONI DI TERMOLI”ultima modifica: 2009-01-25T07:00:00+01:00da consumatori
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