Termoli: POSTE ITALIANE. IN OSPEDALE PER UN ASSEGNO SMARRITO

posteitaliane.jpgdi Lucia Checchia

Poste Italiane, sul proprio sito web, propone il conto BancoPosta definendolo: conveniente, completo e accessibile e con condizioni sempre trasparenti. Non cita però gli effetti collaterali. Come vedremo il cliente può rischiare di finire in ospedale. E’ quanto accaduto ad una famiglia termolese che ci ha messo un mese e 20 giorni per rientrare in possesso dei propri soldi. Un nostro lettore, il 30 ottobre 2008, si è recato alla filiale delle Poste “Termoli 1” per depositare, sul proprio conto corrente, un assegno della Banca Apulia dell’importo di 10mila euro. E’ il ricavato della vendita di un box auto. Il denaro sarebbe servito in parte per le spese del funerale di uno zio ed in parte per una serie di altre incombenze. La pensione di 800 euro mensili non è infatti sufficiente ad arrivare alla fine del mese.
“Dopo aver versato l’assegno, ci hanno assicurato che l’importo sarebbe diventato disponile nel giro di 10 giorni” ci racconta lo sfortunato lettore. “Tutto bene se non fosse che, dopo 20 giorni, dell’accredito non c’è traccia. Cominciamo a preoccuparci. Torniamo all’ufficio postale con la ricevuta del versamento per chiedere informazioni. La direttrice ci assicura che saremmo rientrati in possesso della somma al massimo entro una settimana. Andiamo via fiduciosi. Dopo una settimana ancora nulla. Torniamo alle poste chiedendo spiegazioni e stavolta ci dicono che l’assegno risulta smarrito o rubato, senza fornirci ulteriori delucidazioni. Comincia così il nostro calvario. Un andirivieni tra casa ed ufficio postale presso il quale ci rechiamo quasi ogni giorno. Ci dicono che dobbiamo avere pazienza. Intanto mia moglie, che soffre di cuore, per il pensiero non riesce più a dormire. Il 7 dicembre viene ricoverata in ospedale per una fibrillazione atriale. Viene dimessa il 10 dicembre, non prima di essere stata sottoposta a Cardioversione (scosse elettriche). Il danaro scarseggia. Preso dallo sconforto, per far fronte alle spese, comincio a chiedere soldi in prestito ad amici e parenti. Il 20 dicembre finalmente il problema si risolve e rientriamo in possesso della somma. E’ passato un mese e mezzo, mia moglie è finita in ospedale e ho dovuto subire l’umiliazione di chiedere soldi in prestito. Non è giusto che, per un loro problema, dovuto allo smarrimento degli assegni, io abbia dovuto pagarne le spese”.

Termoli: POSTE ITALIANE. IN OSPEDALE PER UN ASSEGNO SMARRITOultima modifica: 2009-01-19T13:10:00+01:00da consumatori
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