AL MOMENTO NON C’E’

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                                         di Massimiliano Orlando

Sarebbe opportuno che agli sportelli degli uffici comunali ci fosse personale preparato, veloce e disponibile. Non tutti hanno tempo da perdere. Ma non sempre è così e al momento, dopo più di un mese, sto ancora aspettando l’autentica di una firma. Vediamo perché.
Per registrare una testata giornalistica, il Tribunale di Larino, tra le tante spese ed incombenze, rilascia un modello da riconsegnare con firma autenticata. La necessità dell’autentica è contrassegnata in calce. Pensando di sbrigare la pratica in pochi minuti, mi reco all’Ufficio Anagrafe del Comune di Termoli. Lo trovo chiuso. Chiude stranamente a mezzogiorno, orario in cui cittadini, commercianti ed imprenditori, sono in piena attività. Non c’è problema. Torno il giorno dopo, ma lo trovo nuovamente chiuso perché l’ufficio, la mattina, apre a giorni alterni. Torno per la terza volta e finalmente, dopo circa 20 minuti di fila, mi trovo di fronte ad uno degli impiegati. Lucia Tullo. Chiedo di autenticare la mia firma sul modello rilasciato dal Tribunale. La Tullo lo gira, poi lo rigira ed infine mi dice: “Non va autenticato perché non è un’istanza. Basta allegare la fotocopia di un documento d’identità”. Mi spiego meglio e faccio notare che il modello è rilasciato dal Tribunale di Larino che espressamente richiede l’autentica. Al terzo rifiuto profeticamente le dico:”La vedo molto sicura, ma non vorrei ritrovarmi qui tra 15 giorni perché invece il documento andava autenticato. In tal caso lei mi avrà fatto perdere tempo e denaro”.
Come prevedevo, l’Agenzia a cui ho affidato la pratica, mi comunica che al Tribunale di Larino non è stato accettato il documento che andava invece autenticato. La responsabile ha affermato:”Dica all’Ufficio Anagrafe che devono autenticare per forza, in base agli articoli 21 e 38 del DPR 445/2000”. Lo immaginavo. Tempo e soldi sprecati.
Chiamo l’ufficio anagrafe e chiedo di parlare con il responsabile Giuseppe di Marzo che, ironia della sorte, è il cugino di Rosa Di Marzo, la responsabile del Tribunale che si occupa della registrazione delle testate giornalistiche.
Ho pensato:”Vuoi vedere che tra parenti si capiscono meglio? Mi sembrava assurdo che un ufficio chieda tassativamente una cosa che un altro ufficio non può fare”.
Mi rispondono:”AL MOMENTO NON C’E’”. Al telefono c’è invece Lucia Tullo a cui spiego quanto accaduto. La Tullo mi è sembrata mortificata e disponibile. Mi invita a passare in ufficio dicendomi:”Forse non ho visto bene il modello”. Ahi Ahi Ahi! E’davvero irritante perdere tempo per una svista! Ripasso comunque all’Ufficio Anagrafe. La Tullo prende il modello e nuovamente lo gira e poi lo rigira. Mi dice che non può autenticare e mi presenta sul bancone un libro da leggere. “Guardi, nella prima pagina ci dovrebbe esser scritto perché non è possibile fare l’autentica”. Leggo la prima pagina davanti a lei ma, ad esser sinceri, non ci abbiamo capito niente. Se continuano a scrivere i libri tecnici in modo così ermetico, è logico che poi anche gli impiegati comunali non ci capiscono niente! Consiglierei un corso di aggiornamento come dire, un po’ più “terra terra”, che dia a chi sta dietro un bancone almeno le conoscenze normative basilari, per non far perdere tempo alla gente.
Chiedo allora di parlare con il capufficio dell’Anagrafe. AL MOMENTO NON C’E’, mi dicono. Chiedo di chiamare la cugina presso il Tribunale così si sarebbero chiariti direttamente e finalmente avrei saputo cosa fare. Chiamano, ma dal Tribunale rispondono che AL MOMENTO NON C’E’. Allora la Tullo prende un’iniziativa che, devo ammettere, ho trovato sensata. “Chiamiamo il Sindaco, è un Notaio”. AL MOMENTO NON C’E’, rispondono dalla segreteria. La Tullo inizia così a girare a vuoto per gli uffici del primo piano. La incontro e mi dice:”Vorrei risolvere il caso, ma AL MOMENTO NON C’E’ NESSUNO”. Altra illuminazione viene ad un mio conoscente che incontro al Comune. “Possiamo chiedere al Segretario Comunale di autenticarla, così bypassiamo il dubbio normativo”. “Il dubbio va risolto egualmente per i cittadini e perché in futuro non accadano più di queste incredibili situazioni” gli rispondo. Si attiva lo stesso. Com’è andata a finire? Torna dopo un po’. Indovinate cosa mi dice?:”MI DISPIACE MA….AL MOMENTO NON C’E NEANCHE IL SEGRETARIO COMUNALE’”.Hanno voluto i miei recapiti. Mi avrebbero fatto sapere il prima possibile, dopo aver risolto il dilemma. Ho il cellulare ancora acceso, 24 ore su 24 ma, AL MOMENTO…non mi ha ancora chiamato nessuno.

AL MOMENTO NON C’E’ultima modifica: 2009-01-17T21:45:00+01:00da consumatori
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