Caraffe filtranti, i primi indagati

caraffe_filtranti.jpgda Help Consumatori

Violazione delle norme sugli alimenti, commercio di sostanze dannose alla salute, frode in commercio e violazione della normativa sullo smaltimento dei rifiuti. Sono questi i reati ipotizzati dal pm Raffaele Guariniello nell’ambito dell’indagine sulla presunta non potabilità dell’acqua filtrata attraverso le caraffe filtranti. L’indagine del pm torinese, che qualche giorno fa ha iscritto nel registro i primi indagati, ha preso le mosse da un esposto in procura, depositato da Ettore Fortuna, presidente di Mineracqua, la federazione delle industrie delle acque minerali, che denuncia che l’acqua dopo essere stata filtrata diventerebbe non potabile,contaminata dalla presenza di corpi estranei e impoverita dei principi nutritivi.

Caraffe filtranti, i primi indagatiultima modifica: 2011-07-18T16:00:00+02:00da consumatori
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Un pensiero su “Caraffe filtranti, i primi indagati

  1. A nome di Brita Italia, vorrei chiarire alcune questioni riguardanti l’argomento qui trattato.Siamo innanzitutto in grado di affermare che l’acqua filtrata attraverso le nostre caraffe non rappresenti alcun pericolo per la salute umana. Esattamente come la potabilità della stessa acqua trattata non viene intaccata in alcun modo – qualora naturalmente lo sia già l’acqua di partenza. Lo scopo delle caraffe filtranti Brita non è infatti quello di rendere l’acqua ”potabile” (lo è già al rubinetto, bensì di migliorarne il gusto eliminando cloro e calcare (sostanza che può danneggiare gli elettrodomestici), senza andare però a depauperarla di sostanze utili quali calcio e magnesio.Al seguente link [http://www.brita.it/medias/sys_brita/8575720133399424.pdf] è disponibile la nostra dichiarazione ufficiale, redatta sentito il parere del Consiglio Superiore di Sanità italiano, che si va ad aggiungere alla duplice certificazione dei Ministeri della Salute austriaco e tedesco. Questioni di carattere igienico possono inoltre essere gestite leggendo accuratamente il manuale d’istruzioni che accompagna i nostri prodotti, ricordando che alle caraffe va destinata la stessa cura e manutenzione che si riserva a qualsiasi altro strumento utilizzato in cucina.Per i filtri è invece previsto un servizio di riciclaggio apposito, lanciato da Brita (azienda in questo pioniera nel sui settore) già nel 1992.Restiamo a disposizione per rispondere a qualsiasi dubbio e domanda, tramite il nostro numero verde (800.913.716) oppure su http://www.brita.itAlessandro Storti – Portavoce BRITA Italia

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