Biberon al bisfenolo. Per l’Efsa vanno bene come sono, per l’Aduc no

biberon.jpgda Aduc – di Primo Mastranoni

Per l’Efsa, l’Autorita’ europea per la sicurezza alimentare, i limiti di assunzione di bisfenolo A (BpA) non devono essere modificati, per l’Aduc si’, anzi per particolari categorie di prodotti, per esempio i biberon, non deve essere presente il BpA. Ricordiamo che il BpA e’ il maggiore componente delle plastiche di policarbonato usate nei biberon ma anche in altri contenitori per alimenti (bottiglie per bibite con il sistema del vuoto a rendere, piatti e tazze, pellicole e rivestimenti protettivi per lattine e tini, ecc.). Il BpA puo’ migrare nei cibi e nelle bevande conservati in materiali che lo contengono; inoltre puo’ causare l’endometriosi nelle donne, con effetti sulla capacita’ riproduttiva, una modificazione dello sviluppo fetale e danni ai neonati perche’ altera l’attivita’ del sistema endocrino.

Gli esperti dell’Efsa, dopo ‘una dettagliata ed esaustiva’ disamina delle recenti pubblicazioni scientifiche e degli studi sulla tossicità del BpA a basse dosi, concludono di ‘non essere riusciti a individuare alcuna nuova prova che li induca a rivedere l’attuale dose giornaliera tollerabile (Tdi) e “perchè i dati non sono ancora sufficienti per stabilire una corretta valutazione del rischio”.

Biberon al bisfenolo. Per l’Efsa vanno bene come sono, per l’Aduc noultima modifica: 2010-10-01T14:00:00+02:00da consumatori
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