Sclerosi sistematica progressiva, nuova strategia

sclerosi-multipla.jpgUna ricerca appena pubblicata su Arthritis Research & Therapy e realizzata tutta da ricercatori della Facolta’ di Medicina e chirurgia dell’Universita’ Cattolica di Roma individua una nuova strategia per combattere la sclerosi sistemica progressiva, una grave malattia autoimmune con una incidenza di uno ogni mille abitanti.
La strada per sconfiggere la sclerosi sistemica, detta anche sclerodermia a causa dell’indurimento della pelle dei pazienti, passa per le cellule B del sistema immunitario, finora considerate ‘spettatrici innocenti’, come dice il reumatologo dell’Universita’ Cattolica di Roma Gianfranco Ferraccioli, fra gli autori dell’importante ricerca cui hanno fattivamente collaborato Silvia Bosello, Maria De Santis, Gina Lama, Cristina Spano’, Cristiana Angelucci, Barbara Tolusso e Gigliola Sica, direttore dell’Istituto di Istologia ed embriologia dell’Universita’ Cattolica di Roma.
‘Cio’ che rende il nostro lavoro originale’, spiega Ferraccioli, direttore dell’UO di Reumatologia della Cattolica di Roma presso il Complesso Integrato Columbus, ‘e’ che fa chiarezza sulle caratteristiche di una malattia molto complessa, come tutte le malattie autoimmuni, e i cui pazienti spesso non hanno altra prospettiva che quella di doversi sottoporre a prolungati cicli di terapie immunosoppressive citotossiche se non addirittura a un intervento terapeutico di trapianto di midollo.

Sclerosi sistematica progressiva, nuova strategiaultima modifica: 2010-06-15T12:00:00+02:00da consumatori
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