DENTIFRICI: IL CODACONS CHIEDE CHIARIMENTI SUL FLUORO AL MINISTERO E ALL’ISS

da Codacons

dent.jpgDopo la denuncia su alcune note marche di dentifricio presenti sugli scaffali di negozi e supermercati italiani, che, pur avendo un contenuto di fluoro pericoloso per i minori di anni 6, non riportano la dicitura “Controindicato nei bambini’, prevista dalle norme, il Codacons torna all’attacco sull’argomento e chiede chiarimenti al Ministero del lavoro e della Salute e all’ Istituto Superiore di Sanità.
Si chiede di sapere se gli effetti nocivi del fluoro riguardino solo i minori o se possano interessare anche gli adulti. In particolare si chiede di sapere se esista una correlazione tra la presenza di fluoro ed alcuni tumori, come quelli alle vie orali. L’aumento delle diagnosi di cancro alle vie orali sono dovute, come sostengono alcuni, al consumo esagerato di sostanze alcoliche oppure al maggior utilizzo di fluoro come sostengono altri, o ad altre ragioni ancora?
Infine si chiede di sapere se in Italia siano presenti cibi o bevande straniere con l’aggiunta di fluoro.

LA DENUNCIA DEL CONDACONS
Alcune note marche di dentifricio presenti sugli scaffali di negozi e supermercati italiani, sono a rischio sequestro. Il Codacons ha infatti presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e ai Carabinieri dei Nas denunciando il non rispetto delle norme in materia da parte di alcune società produttrici di dentifricio.

Il Ministero della Salute di concerto con quello dello Sviluppo economico ha emanato il 2 aprile del 2008 un decreto che introduce l’obbligo delle etichette trasparenti anche per i dentifrici e per le tinture per capelli. La normativa pone in evidenza come alcuni prodotti di uso comune possano rivelarsi altamente rischiosi. Nello specifico il decreto afferma: «Per i dentifrici contenenti tra 0,1 e 0,15% di fluoruro, qualora non rechino già sull’etichetta l’indicazione che sono controindicati per i bambini (ovvero che «possono essere usati soltanto da persone adulte»), e’ d’obbligo la seguente etichettatura: “Bambini fino a 6 anni: utilizzare una piccola quantià di dentifricio sotto la supervisione di un adulto per ridurre al minimo l’ingerimento. In caso di assunzione di fluoruro da altre fonti consultare il dentista o il medico».

Il fluoro, fondamentale per lo sviluppo sia osseo che dentale, nasconde infatti delle pericolose insidie: un’iperassunzione del minerale può causare la fluorosi. Tale patologia si manifesta con la comparsa di antiestetiche macchie bianche sullo smalto dei denti che, spesso, sono irreversibili. Secondo gli studi – spiega il Codacons – il rischio di fluorosi è limitato ai bambini d’età inferiore ai 9 anni: lo smalto, da quel momento, non è più soggetto a rischi poichè la sua maturazione pre-eruttiva è completata.

Per questo motivo il decreto stabilisce che i dentifrici contenenti tra lo 0,1% e lo 0,15% di fluoruro devono riportare obbligatoriamente dicitura “Controindicato nei bambini’ in etichetta.

Il Codacons ha svolto in questi giorni dei controlli a campione per verificare se le confezioni dei dentifrici in commercio nel nostro paese rispettino o meno le indicazioni previste dalla legge a tutela della salute dei bambini, constatando, purtroppo, la violazione delle norme da parte di alcuni marchi famosi.

Di qui l’esposto dell’associazione ai Nas e alla Procura di Roma, in cui si chiede di effettuare delle verifiche e disporre i sequestri dei dentifrici non a norma.

 

DENTIFRICI: IL CODACONS CHIEDE CHIARIMENTI SUL FLUORO AL MINISTERO E ALL’ISSultima modifica: 2009-10-20T14:00:00+02:00da consumatori
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