Efsa: troppa acrilammide in patatine fritte

chips600.jpgda Help Consumatori

Il composto chimico si forma durante la cottura a temperature elevate. Ce n’è troppo in patatine fritte, biscotti, caffè torrefatto e pane morbido. E le misure sviluppate dall’industria hanno avuto un successo solo parziale. È quanto afferma l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare.

Attenzione alla presenza di acrilammide nel cibo: ce n’è ancora troppa in patatine fritte, biscotti, caffè torrefatto e pane morbido e le misure volontarie sviluppate dall’industria per ridurne i livelli negli alimenti non sono stati pienamente soddisfacenti. “Le patate fritte (comprese le patate fritte a bastoncino), il caffè torrefatto e il pane morbido sono stati individuati come i prodotti che maggiormente contribuiscono all’esposizione all’acrilammide negli adulti. Le patate fritte, le patatine, i biscotti e il pane morbido sono stati identificati come i principali responsabili dell’esposizione negli adolescenti e nei bambini”. Sono le conclusioni cui è giunta l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha pubblicato una relazione sui livelli di acrilammide nei prodotti alimentari.

Efsa: troppa acrilammide in patatine fritteultima modifica: 2011-04-21T15:00:00+02:00da consumatori
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