di VALERIA CHIANESE – da L’Avvenire
La corsa al posto fisso, allo stipendio garantito nel deserto della disoccupazione cronica è cominciata ieri mattina alla Mostra d’Oltremare. È il concorso extralarge bandito dal Comune di Napoli: più affollato della maratona di New York, più insidioso di una Parigi-Dakar. A contendersi i 534 posti di lavoro messi in palio da Palazzo San Giacomo – con l’obiettivo annunciato di migliorare la macchina istituzionale – ci sono 112mila 572 concorrenti, diplomati e laureati, giovani e meno giovani, pronti a sfidare quiz e difficoltà. Ieri appunto la prima delle preselezioni, tenuta a battesimo dagli aspiranti ragionieri comunali. Nel pomeriggio un nuovo contingente e avanti così, al ritmo di diecimila al giorno, fino al 4 giugno per arrivare alle prove di selezione vera con almeno il 4 per cento dei candidati iscritti. «È un meccanismo studiato per sfoltire un po’ di concorrenti: puntiamo a prendere solo i migliori» ha spiegato Secondo Amalfitano, presidente del Formez, l’istituto cui è affidata la gestione del concorso dei primati, il primo interamente telematico. La conferma soddisfatta arriva anche dal ministro Renato Brunetta: «Bastano dieci di questi esempi per un cambiamento radicale, che è già in corso».
I 534 posti messi a concorso sono così suddivisi: 20 istruttori amministrativi, 3 istruttori direttivi amministrativi, 60 ragionieri, 25 istruttori direttivi economico finanziari, 23 funzionari economico finanziari, 25 funzionari ingegneri, 25 funzionari architetti, 18 funzionari informatici, 165 assistenti sociali e 170 agenti di polizia municipale. Confermata la maggiore presenza di campani come il trend che vede una quantità di domande vicina al 50per cento per entrare a far parte dei vigili, ma una robusta quota spetta anche agli assistenti sociali. C’è in queste scelte un fattore psicologico importante: sono i due profili che mettono a disposizione più posti e perciò più speranza.