BANCHE: SI E’ RAGGIUNTO IL CULMINE DELL’INIQUITA’. SE IL CITTADINO PRESTA SOLDI A BANCHE O STATO NON RICEVE NULLA, MA SE CHIEDE UN PRESTITO LO PAGA SALATAMENTE!

da Federconsumatori
ba.jpg“Siamo giunti al culmine dell’iniquità” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef, commentando la notizia di oggi del rendimento in negativo dei BoT.
Infatti, se un cittadino presta dei soldi allo Stato, riceve un rendimento quasi nullo, anzi, ora ci rimette.
Se presta soldi alle banche, oltre a pagare più di 200 Euro di spese, riceve appena pochi spiccioli.
Ma se, invece, è il cittadino a richiedere un prestito, si ritrova a pagare tassi elevatissimi, che vanno dal 10% al 20%!
Questo riguarda soprattutto forme di credito quali la più che garantista cessione del quinto dello stipendio e, in particolar modo, le famigerate carte revolving.
Una situazione di questo genere non è più accettabile, è giunto il momento che, chi di dovere, prenda provvedimenti concreti, a partire dall’istituzione che ha responsabilità di verifica e di controllo, cioè Bankitalia.
BANCHE: SI E’ RAGGIUNTO IL CULMINE DELL’INIQUITA’. SE IL CITTADINO PRESTA SOLDI A BANCHE O STATO NON RICEVE NULLA, MA SE CHIEDE UN PRESTITO LO PAGA SALATAMENTE!ultima modifica: 2009-09-14T11:00:00+02:00da consumatori
Reposta per primo quest’articolo