PER I PIANISTI ALLA CAMERA FINISCE LA PACCHIA. DAL 10 MARZO PARTE IL VOTO CON IMPRONTE DIGITALI

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di Eufrasia Anna Fonzo

annafonzopiccola.jpgPer i ‘pianisti’ della Camera è finita la ‘pacchia’ e soprattutto la possibilità di essere pagati profumatamente anche quando, non presenti in aula, si delegava il voto al compagno di banco. Ma nel pomeriggio del 10 marzo tutto questo non sarà più possibile. Entrerà in funzione il nuovo sistema di voto con le impronte digitali che renderà praticamente impossibile ai parlamentari votare in Aula per altri colleghi. La prova generale del nuovo meccanismo, con la tastiera di votazione attiva solo se nel frattempo il dito del deputato viene riconosciuto da un sensore, l’hanno fatta un centinaio di giornalisti della stampa parlamentare: eccezionalmente ‘trasformati’ per un’ora in deputati per verificare in una ‘operazione trasparenza’ che effettivamente votare per altri sarà impossibile. Le impronte le hanno già date in cinquecento su 630 Parlamentari tra i quali non mancano gli obiettori. Sono 19.  I più agguerrito contro il nuovo sistema sono il leghista Matteo Brigandì ed il segretario del Pri Francesco Nucara.

PER I PIANISTI ALLA CAMERA FINISCE LA PACCHIA. DAL 10 MARZO PARTE IL VOTO CON IMPRONTE DIGITALIultima modifica: 2009-03-07T16:00:00+01:00da consumatori
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