La notizia è passata inosservata e non riusciamo a capire come i media e soprattutto la “politica” con la p minuscola non ne abbia fatto cenno e l’abbia fatta passare in silenzio, senza muovere un dito.
Dal 20 ottobre scorso, su tutte le cartelle esattoriali pagate ad Equitalia, i consumatori stanno versando l’Iva del 21% che prima invece non pagavano.
Cartelle esattoriali dunque più salate grazie al Decreto Sviluppo.
MA QUALE SVILUPPO? Questo è un ulteriore aggravio per le tasche già vuote degli italiani.
La norma prevede che sulla percentuale del 9% dell’importo di ogni cartella esattoriale che viene versata ad Equitalia quale compenso per la sua attività di riscossione, ora viene calcolata anche l’IVA al 21%. Prima le cartelle esattoriali erano esenti dall’imposta.
NON SE NE PUO’ DAVVERO PIU’!